BOLOGNA - Meglio il bel gioco o i 3 punti? Nel calcio, almeno quello italiano, ci sono pochi dubbi anche se Donadoni qualche pensiero in merito è abituato a farlo. Nell'unica gara di questo campionato iniziata con la difesa a tre (a Reggio Emilia contro il Sassuolo), il Bologna ha conquistato la vittoria, in trasferta. Quando invece ha giocato con una difesa a quattro, cioè nelle precedenti tre partite contro Napoli, Fiorentina e Inter, ha fatto appena un punto, contro i nerazzurri, ma in tutti e 3 i casi ha giocato meglio. Senza un quasi-regista in difesa (un fac-simile di Bonucci o di Albiol o di Astori) diventa difficile impostare il gioco, tutto dipende dal vero regista (Pulgar) e nel primo tempo di Reggio Emilia la difficoltà è stata evidente. Il tecnico ha deciso che quest’anno il Bologna avrà più di una faccia, cambierà spesso modulo secondo le necessità della partita, le caratteristiche dell’avversario e le condizioni dei suoi giocatori.
LE PRESTAZIONI CON LA DIFESA A 4 - Col 4-2-3-1, Donadoni era riuscito a stoppare il Napoli per 70 minuti, giocando una grande partita in entrambe le fasi. Col 4-3-3 ha portato via un solo punto all’Inter, giocando però un primo tempo fantastico, probabilmente il più bello da quando allena il Bologna: i tre centrocampisti, Poli, Pulgar e Donsah, si erano impadroniti del gioco e non lo avevano più lasciato all’Inter. Anche in quel caso però Donadoni ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato, situazione che si è capovolta contro il Sassuolo. Il Bologna si interroga: meglio il bel gioco o i 3 punti?
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