BOLOGNA - All'ombra degli Asinelli e della Garisenda non è un bel periodo. I rossoblu non hanno ancora conquistato la prima vittoria (in quattro giornate un pareggio e tre sconfitte), ma soprattutto non hanno ancora mai regalato la gioia di un gol ai propri tifosi. Palacio, Santander, Falcinelli, Destro, Okonkwo e Orsolini. Nessuno di loro ha ancora iscritto il proprio nome sul tabellino alla voce marcatori. Vero è che non hanno ricevuto una mano neanche dai propri compagni, quelli che dovrebbero metterli davanti al portiere. L'unico che ci è arrivato in maniera nitida è stato Dzemaili (sbagliando clamorosamente contro Sportiello) ed è un centrocampista.

BOMBER PERDUTI - Gli ultimi giocatori che, a suon di reti, sono stati capaci di infiammare il Dall'Ara nell'era moderna sono stati, oltre a Roberto Baggio, Beppe Signori e Marco Di Vaio. L'unico che è riuscito ad andare in doppia cifra dopo di loro è stato Verdi. Il giocatore, però, è stato ceduto al Napoli questa estate. Le cessioni fanno parte del gioco, certo, a maggior ragione per una società come il Bologna. Il problema vero è che non sono arrivati sostituti all'altezza. È stato acquistato Federico Santander, dal Copenaghen, per sostituire Simone Verdi. Dopo solo quattro partite non si può giudicare un calciatore alla prima stagione in Italia, ha bisogno di ambientarsi e capire il nuovo campionato, oltre alla lingua. Ma non sembra possa ricalcare le orme di chi a Bologna ha lasciato il segno. Palacio è probabilmente il migliore del reparto offensivo, ma i 37 anni si fanno sentire, insieme agli acciacchi che in questa stagione non gli hanno permesso di giocare praticamente mai. Orsolini è un giocatore di belle speranze ma ancora non trova continuità. Falcinelli ha fatto intravedere qualcosa con Crotone e Sassuolo, ma in Romagna deve ancora trovare la sua dimensione. Stesso discorso per Destro, l'attaccante marchigiano non riesce proprio a ritrovarsi. Bisogna iniziare a fare punti. E per farli servono i gol. Quelli che mancano al Bologna.