BOLOGNA - Ci sono volute trenta ore di viaggio per rientrare a Bologna, da San Paolo a Francoforte, poi a Roma e infine un treno veloce in serata che lo ha portato fino a Bologna. La piccola odissea di Danilo è finita ieri, ore 21.50, alla stazione centrale. Nel giorno del suo 36esimo compleanno il difensore brasiliano è finalmente rientrato: ora lo aspettano quindici giorni a casa, in quarantena forzata, prima di poter tornare ad allenarsi con i compagni di squadra. Oggi, poi, il club comincerà a fare i tamponi. L’idea è effettuare tutti i tamponi entro la fine della settimana.

Rinnovo

L’ultimo ad aggregarsi sarà proprio Danilo. In Brasile il giocatore si è allenato, lo ha fatto da solo, seguendo una tabella che quotidianamente lo staff gli inviava. Già nelle scorse settimane il Bologna gli aveva chiesto di tornare: le difficoltà nel trovare i voli sono state tante, tra cancellazioni e ritardi Danilo alla fine ha aspettato fino all’ultimo. Con gli allenamenti individuali già in corso e con la possibilità di riprendere il campionato all’orizzonte, anche il brasiliano è messo alla ricerca di una soluzione meno comoda del solito (un volo diretto San Paolo-Roma). Due scali, tempi più lunghi, ma alla fine Danilo, che era partito alle 18 di sabato dal Sudamerica, è rientrato in città. Nei giorni scorsi Danilo aveva parlato con Mihajlovic, Sinisa gli ha chiesto di rientrare e lui ha risposto ok. C’è in ballo anche il contratto: la richiesta è un biennale, ma probabilmente il Bologna chiuderà a uno, vista anche l’età del difensore. Già 56 partite con i rossoblù, Danilo sarà un elemento chiave per chiudere questo campionato e per il prossimo.

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