BOLOGNA - L’Europa si fa a cinquanta. C’è una costante per le squadre che riescono ad agganciare il treno di una coppa, è un range, un intervallo in cui provare a rientrare. Negli ultimi cinque anni chi è arrivato in Europa League ha superato i 50 gol fatti e mai ha raggiunto le 50 reti incassate. La media punti, poi, né è conseguenza. Non si raggiungono traguardi con i numeri, con le formule o l’algebra.
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Ma i numeri aiutano a dare una spiegazione ai fenomeni. E il Bologna è proprio in questa chiave che può provare a lavorare per trovare l’equilibrio giusto, una fune che permetta alla squadra di arrivare ad agganciare l’obiettivo europeo. Eccezioni: poche. Ma non mancano. Quella del Sassuolo, per esempio, che nella stagione 15/16 arrivò alla qualificazione in Uefa con 49 gol segnati e 40 subiti. Gli sbalzi sono minimi. Negli ultimi cinque anni sempre. La Samp, altro esempio, nella stagione 14/15 (che prese il posto del Genoa poi escluso) ci arrivò con 48 gol fatti e con 42 reti subite. E poi la Lazio, che nella stagione 16/17 con 51 gol incassati, ma addirittura 74 subiti, centrò una bella qualificazione alla seconda competizione continentale.