BOLOGNA - I segnali che arrivano da più parti vanno in un’unica direzione. Quella che conduce al rinnovo del contratto di Roberto Donadoni e che sposterebbe la scadenza del rapporto con il Bologna dal 2018 al 2020. L’arrivo di Joey Saputo, previsto per il fine settimana, diventa a questo punto uno snodo cruciale nella costruzione del Bologna dei prossimi anni sia per la cadenza dei passaggi italiani del chairman - una volta al mese - sia perché il campionato dei rossoblù, dopo un periodo buio, è stato rimesso in equilibrio e oggi si intravede la reale possibilità di migliorare i 42 punti e il 14° posto della passata stagione e di raggiungere l’obiettivo fissato in estate.
PRIMA SCELTA - Donadoni, che la scorsa primavera era stato tentato dal Milan (più che altro una suggestione) e che qualche tempo dopo venne contattato dal presidente della Figc Tavecchio per un clamoroso ritorno in nazionale (ci fu una telefonata), ha trovato a Bologna la piattaforma ideale per far maturare un progetto che pochissimi altri club - in Italia - sono in grado di sostenere economicamente. Per questo - a meno di un’improvvisa finestra in Europa - la sua prima scelta resta Bologna.