BOLOGNA - Dodici partite: da qui alla fine dell'anno il Bologna nei prossimi incontri è chiamato a dare risposte. Domenica contro la Spal parte la seconda fase di un percorso di crescita iniziato bene ma che ha bisogno di conferme. Dopo le “sette sorelle” della serie A oggi in classifica c’è il Bologna, in compagnia di Sampdoria e Chievo: trasformare questo piazzamento inatteso e in un punto di partenza è uno degli obiettivi della società che a questo punto, al mercato di gennaio potrebbe mettere mano al portafoglio per rinforzare ancora la squadra. Questo potrebbe accadere solo nel caso in cui le premesse per fare un vero e proprio salto di qualità ci fossero già quest'anno.
STRATEGIE - Fenucci e Bigon sanno che le squadre si costruiscono in estate e a gennaio, semmai, possono essere puntellate. Il mercato invernale degli ultimi anni lo testimonia. Nel 2016 arrivarono in rossoblù Constant (svincolato), Zuniga (in prestito) e Floccari (che costò 500.000 euro); mentre l’anno scorso il solo acquisto - mirato in proiezione futura - fu quello di Petkovic. Rivoluzioni no: ma se il Bologna fosse vicino all'Europa, potrebbero esserci rinforzi opportuni per accelerare la crescita. Pochi, ma di qualità, quindi, gli eventuali rinforzi se ci sarà profumo d'Europa. Molto dipenderà anche dall'iter del restyling del Dall’Ara: se a Saputo venissero date certezze su una imminente svolta, potrebbe decidere di alzare l’asticella delle ambizioni della squadra, aggiungendo qualità al gruppo. Sarà comunque seguita la filosofia societaria, sempre rivolta ai giovani. Potrebbe tornare di moda il centrocampista Ndoj, già cercato in passato e che sta trovando continuità a Brescia; così come può interessare il difensore del Novara Chiosa, scuola Toro.
TUTTO SUL BOLOGNA