FIRENZE - Abbiamo il dubbio che Sousa e la sua squadra non abbiano capito bene che se non interrompono subito questo lungo volo a planare non buttano via solo la stagione (già in buona parte compromessa dalle pessime figure in Europa Leaguee in Coppa Italia), ma anche una buona base del comune futuro.I tre punti conquistati nelle tre gare «comode» con Verona, Frosinone e Sampdoria, si stanno trasformando in un'incudine legata al collo della squadra viola. E se nessuno (parole di Della Valle) poteva sottrarsi al compito di lottare con il coltello fra i denti per recuperare il terzo posto (!?!), ora è giocoforza indispensabile che Sousa e la sua Fiorentina reagiscano davanti a un calendario che si sta facendo progressivamente più velenoso.
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MA UN RITIRO? - In queste ultime tre gare, nel finale per essere ancor più chiari del pari contro la squadra di Montella, la Fiorentina tutto è parsa meno che pronta alla battaglia. I viola parevano a una scampagnata fuoriporta. Con il panierino e la merenda. E giocavano undici contro dieci. Solo pochi giorni prima davanti a taccuini e telecamere avevano promesso battaglie che neppure Annibale con gli elefanti. E invece? Un balbettio generale. Molli come «marshmallow».
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