ROMA - Andy Murray è pronto a lasciare gli Australian Open in qualsiasi momento, anche in caso di approdo alle ultime fasi, se il suo primo figlio, la cui nascita è prevista per metà febbraio, dovesse anticipare i tempi, e Novak Djokovic condivide la posizione dell'amico scozzese. «Per me è più importante mio figlio, è più importante mia moglie, di una partita di tennis», aveva detto ieri Murray, numero 2 del tennis mondiale e tra i candidati alla vittoria nel primo torneo Slam della stagione, annunciando che lascerebbe Melbourne anche tra la semifinale e la finale se la moglie, Kim Sears, andasse in travaglio prima del tempo. «Lo appoggio e condivido la sua decisione, io farei lo stesso», gli ha replicato il serbo, numero 1 e campione in carica, che agli Australian Open lo ha battuto tre volte in finale (nel 2011, 2013 e 2015). «Sono diventato padre 15 mesi fa, capisco la situazione in cui si trova. È uno dei favoriti per la conquista di questo trofeo, ma si rende conto che nella vita ci sono altre priorità», ha aggiunto. «Sono felice che la pensi così», ha concluso Nole, il cui primogenito Stefan è nato il 22 ottobre 2014.