ROMA - Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto il ricorso presentato dalla Procura Generale dello Sport presso il Coni e dalla Procura Federale della Federazione Italiana Tennis (Fit) per l'annullamento della decisione della Corte Federale d'Appello con la quale, in accoglimento del reclamo proposto da Camila Giorgi, è stata annullata la sentenza di primo grado del Tribunale Federale Fit che aveva inibito la tennista marchigiana da ogni attività federale per 9 mesi oltre all'ammenda di 30 mila euro. Giorgi - informa una nota - era sottoposta ad indagine per l'asserita violazione dell'art. 1, commi I, II e IV, del Regolamento di Giustizia FIT, nonché dell'art. 19, comma I, del medesimo Regolamento (condotta non conforme ai principi di lealtà, della probità e della rettitudine sportiva" non avendo risposto alla convocazione per la Fed Cup tenutasi a Lleida, in Spagna, il 16 e 17 aprile scorsi). Le Procure - prosegue la nota - chiedono al Collegio di Garanzia di confermare, in la decisione di primo grado del Tribunale Federale del 27 gennaio, condannando Giorgi alla sospensione da ogni attività federale per 9 mesi e confermando la sanzione pecuniaria. Nel frattempo Camila si è qualificata per i quarti del torneo di Praga grazie al successo in tre set (4-6 6-3 6-2) sulla cinese Qiang Wang.
PRAGA, CAMILLA GIORGI VOLA AI QUARTI