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Tennis, Barazzutti: «I giovani stanno crescendo, migliorata qualità dei nostri coach»

Il capitano della squadra azzurra traccia un bilancio di questa stagione: «Il tennis italiano maschile è in buona salute»

ROMA - «In questo momento siamo una delle nazioni meglio piazzate in campo maschile, abbiamo giocatori come Cecchinato che ha 26 anni e Berrettini che ne ha 22 in grande crescita. Ci sono poi altri giovani pronti al grande salto. Da Sonego a Quinzi, da Donati a Baldi e Napolitano. Senza dimenticare i vari Travaglia. Fabbiano, Giannessi, Caruso, Gaio, Giustino, che hanno qualche annetto in piu' ma sgomitano per emergere. E poi naturalmente c'e' la vecchia guardia, a cominciare da Fognini». A fare il punto della stagione azzurra, in un'intervista pubblicata sul sito della Fit, è il ct dell'ItalDavis, Corrado BarazzuttiOrmai da diversi anni abbiamo migliorato la qualità dei nostri coach, dei nostri allenatori - spiega Barazzutti, a New York per seguire gli Us Open - Ora sono tanti, molto bravi e competenti. I giovani stanno crescendo grazie alle loro qualità, è ovvio, ma anche grazie a questa sinergia con la federazione che mette a disposizione dei giocatori tutto ciò che serve per rendere al meglio. Questo lavoro di squadra sta funzionando, si è creato un circolo virtuoso e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il tennis italiano maschile è in buona salute». Fognini è il capofila di questo ottimo momento del tennis maschile azzurro e la top ten non è un sogno: «Certo che può entrare tra i primi dieci, mi auguro, e glielo dico spesso, soprattutto che prima della fine della carriera Fabio riesca a centrare un grandissimo risultato in uno Slam. Almeno una semifinale. Ne ha tutti i mezzi e lo merita: la classifica poi sarebbe una conseguenza». Storica è stata la semifinale raggiunta da Cecchinato la scorsa primavera al Roland Garros: «Quella di Marco è stata una grande impresa - prosegue Barazzutti - si giocava sulla terra rossa, ma può far bene anche sul cemento. Deve essere il suo prossimo step, per fare l'ulteriore salto di qualità e restare in alto nel ranking deve convincersi di poter essere competitivo anche sul veloce. Ci sta lavorando e sono certo che ci riuscirà. Intanto è tra i tennisti più forti del mondo sulla terra rossa e non è poco». In questa estate azzurra c'è spazio pure per la Next Gen rappresentata da Berrettini, 22 anni: «Matteo ha sempre avuto un grande potenziale, lo si notava sin da ragazzino, e può fare ancora meglio, crescerà ancora. È giovanissimo, ha un gran fisico ed è uno dei migliori giocatori della sua generazione. È destinato ad un'ottima carriera. In classifica, della sua stessa età, non sono in tanti a stargli davanti: Zverev, Shapovalov, Tsitsipas e pochi altri. Sta facendo in fretta, ha vinto tante partite - conclude Barazzutti - e ottenere questi risultati magari in anticipo sulla tabella di marcia è una motivazione in più per fare ancora meglio»

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