Nessuna comunicazione ufficiale, al momento: nè da una parte, né dall’altra. Però la grancassa mediatica s’è innescata di brutto, nel pomeriggio di ieri, su un’anticipazione di SkySport. E d’altronde la notizia è una notiziona: Jannik Sinner starebbe per rinunciare a Riccardo Piatti come coach. Magari è cosa già fatta e ben definita, ma senza annuncio è inevitabile il condizionale. Tuttavia l’ipotesi più probabile è che la separazione diventerà davvero tale a definizione di un accordo che solo a quel punto, magari già oggi, sarà illustrato dalle parti, con ringraziamenti reciproci per quanto di splendido c’è stato finora.
Sinner, che adesso di anni ne ha 20, era appena 13enne quando ha iniziato ad allenarsi con il tecnico, ora 63enne, che l’ha portato fin qui alla conquista delle Next Gen Finals 2019, di cinque tornei ATP (il primo nel 2020, gli altri nel 2021) e dei quarti al Roland Garros 2020 e all’Australian Open 2022. Risultati che nel novembre scorso l’hanno catapultato nella Top 10, dove ha fatto irruzione da numero 9 del mondo e dove attualmente è 10.
Il motivo della possibile rottura
Piatti è il coach che ha lavorato da principio con Novak Djokovic, ma anche a lungo con Ivan Ljubicic e Richard Gasquet, e ancora con Borna Coric e Milos Raonic. Insomma un top, tra gli allenatori. Ha però anche un’avviatissima accademia, a Bordighera, e una famiglia. È capitato quindi talvolta che non abbia seguito personalmente sul circuito Sinner, ricorrendo magari al suo “assistent” Andrea Volpini. E questa, a quanto pare, non è più una situazione gradita dal giocatore. In occasione dell’Australian Open s’era parlato anche dell’ingaggio di un cosiddetto “super coach”, nel suo caso John McEnroe, che affiancasse Piatti per il definitivo salto in classifica del talento altoatesino. Tuttavia di McEnroe si sono perse le tracce, dopo che un mesetto fa la grancassa aveva riguardato proprio questa eventualità. Jannik, al momento fuori dal circuito per un pit-stop da Covid (è risultato positivo al rientro da Melbourne), ha dato forfait per questa settimana all’ATP 500 di Rotterdam e per la prossima al 250 di Marsiglia. Dovrebbe rientrare nel 500 di Dubai (il 21 febbraio) e poi disputare i Masters 1000 di Indian Wells e Miami. Staremo a vedere con quale coach e quale staff.