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Nadal e Djokovic contro le tv: "Non si può giocare così tardi"

Getty Images

I due protagonisti del match vinto dal maiorchino nei quarti di finale del Roland Garros criticano la scelta dei palinsesti televisivi

PARIGI (Francia) - Un trionfo per Nadal, una grande partita per Djokovic. Il contesto, però, non è piaciuto a nessuno dei due contendenti che hanno dato spettacolo nei quarti di finale del Roland Garros. Più che altro l'orario, visto che la sfida è iniziata alle 21 ed è terminata all'una e 16, senza nemmeno arrivare al quinto set. Un fattore che non è passato inosservato per Rafa Nadal: "Non c'è dubbio sul fatto che sia troppo tardi. Non posso lamentarmi perché adesso ho due giorni di riposo, ma se ne avessi uno solo, o se prendiamo il caso di Zverev a Madrid, diventa un grosso problema. Ovviamente capisco l’altro lato del business, le televisioni pagano un sacco di soldi per trasmettere le partite così tardi, il torneo ne trae beneficio economico e così anche i giocatori".

La polemica contro le tv

Anche Nole Djokovic è d'accordo con il maiorchino, aggiungendosi alla polemica: "Si sa che sulla terra battuta, al meglio dei cinque set, le partite possono richiedere molto tempo. Le sessioni notturne iniziano troppo tardi. Ma sono le tv che decidono. È il mondo in cui viviamo. Le emittenti hanno deciso che questa partita si sarebbe giocata di notte. Danno soldi e quindi dettano legge".

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