Perde in campo. Ma in fondo è la cosa che le fa meno male, anche se per la rabbia ha distrutto una racchetta. Settimana devastante quella di Aryna Sabalenka: prima la morte dell'ex compagno, ufficialmente per suidicio, poi la sconfitta nel torneo di Miami giocato (vestita di nero) forse più per non pensare che per reale convinzione. La campionessa bielorussa ha perso contro l’ucraina Anhelina Kalinina per 6-4 1-6 6-1, al termine di una partita che l'ha vista partire bene per poi cedere nel finale. Finale in cui ha distrutto, sbattendola a terra per tre volte, anche una racchetta. Segnale evidente di una rabbia che col tennis c'entra poco.
Sabalenka e la morte di Konstantin Koltsov; cosa è successo
A devastarla la morte, a Miami, di Konstantin Koltsov, ex campione di hockey e soprattutto suo ex compagno. Che poi non fosse, secondo qualcuno, davvero un ex (lui era apparentemente in Florida per sostenerla) poco conta. La sua morte, che per la polizia è stata un atto volontario, ha provato Sabalenka più di ogni altra cosa. A Miami si è visto, la speranza è che possa tornare presto alla normalità. In campo e non solo.