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Federtennis, Binaghi rieletto presidente. "E' un giorno speciale"

Il dirigente ha ottenuto il 96% dei voti e resta al comando: "Siamo riusciti tutti insieme a ridare efficienza e credibilità a un sistema educativo, che crea campioni" 

ROMA - Angelo Binaghi resta al comando della Federtennis, che guida dal 2000. Il dirigente è stato rieletto presidente della Federazione italiana tennis e padel (Fitp) per il quadriennio olimpico 2025-2028. E' stata un vittoria schiacciante. Del resto, ha ottenuto 3188 voti. Si tratta del 96,23% dei votanti (125 le schede bianche, pari al 3,77%), all'assemblea elettiva presso il Grand Hotel Salerno. Per Binaghi, unico candidato alla presidenza della Fitp in questa tornata elettorale, sarà il settimo mandato alla guida della federazione. "Oggi è un giorno speciale, un giorno di grande festa, la vostra grande festa, quella del tennis e del padel italiano. Oggi celebriamo questi quattro anni incredibili, nei quali abbiamo raggiunto i più grandi traguardi della nostra storia ultra-centenaria, i nostri atleti hanno ottenuto risultati inimmaginabili e anche noi, tutti insieme, abbiamo raggiunto grandi obiettivi organizzativi e associativi, con gli Internazionali BNL d'Italia e le Nitto ATP Finals, e li abbiamo ottenuti tutti insieme rendendo il tennis e il padel sempre più popolari, creando benessere per le nostre società sportive, i nostri ragazzi, i nostri insegnanti e, più in generale, per il nostro Paese", ha detto Binaghi nella sua relazione prima del voto.

Binaghi e il tennis azzurro 

L'Italia ha Sinner numero 1 al mondo e tanti altri atleti competitivi sia in ambito maschile che femminile. Binaghi ha ricordato che "quando siamo arrivati non abbiamo trovato il n. 1 del mondo che ci ringraziava, ma il n. 100 che oltretutto dichiarava di essere vittima di una Federazione inefficiente e parassita, che rifiutava con sdegno, e abbiamo dovuto convivere con questa situazione per lungo tempo". Ancora: "Passare da quella situazione a questa significa che siamo riusciti tutti insieme a ridare efficienza e credibilità a un sistema, e sopratutto siamo riusciti a costruire un sistema educativo, un sistema che crea dei campioni ma, ancor prima, dei ragazzi per bene e delle persone in gamba. C’è poi il nostro presente; grazie a Jannik, Lorenzo, Jasmine, Matteo, e a tutti gli altri siamo in vetta al mondo, siamo la Federazione che più cresce e vince in Italia, e possiamo contare su una generazione di fenomeni che ci farà impazzire ancora per anni. E c’è infine il nostro futuro, perché noi non abbiamo difficoltà nel riconoscere il ruolo di leader e modello a Jannik, tanta è la convinzione che il nostro futuro debba essere costruito con il lavoro, tanto lavoro, per continuare a far crescere il nostro movimento". 

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