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Chi è Joao Fonseca, il giovane fenomeno che sfiderà Sonego in Australia

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Chi è Joao Fonseca, il giovane fenomeno che sfiderà Sonego in Australia Getty Images
Il diciottenne brasiliano ha steso il numero nove del mondo Andrey Rublev. Per molti è l'erede di Jannik Sinner, ecco perché

Gli appassionati di tennis lo conoscono già da tempo. Chi segue di tanto in tanto i fenomeni della racchetta si è accorto di lui un mese fa, quando ha conquistato le Next Gen Atp Finals. Il 14 gennaio è invece la data in cui il grande pubblico ha conosciuto Joao Fonseca. Il classe 2006 brasiliano, giunto dalle qualificazioni, ha infatti vinto la sua prima partita Slam nel primo turno degli Australian Open, battendo in tre set il numero nove del mondo Andrey Rublev. Al secondo turno affronterà l'italiano Lorenzo Sonego che, dopo la vittoria con il veterano Wawrinka, sarà messo alla prova da un giocatore ben 21 anni più giovane rispetto al suo precedente avversario. Ma chi è Fonseca, e perché per molti ha così tanto in comune con il numero uno del mondo, Jannik Sinner?

Fonseca, chi è il talento brasiliano

Joao Fonseca, 18 anni compiuti lo scorso 21 agosto (solo cinque giorni dopo il compleanno di Sinner), è definitivamente esploso nel circuito Atp durante il 2024, iniziato alla posizione 727 e terminato alla numero 145. Nell'ultimo anno, il brasiliano ha raggiunto diversi traguardi, il primo proprio nei campi di casa. Al torneo Atp di Rio de Janeiro, infatti, ha disputato il primo quarto di finale della sua carriera nel circuito maggiore. A luglio ha poi conquistato il primo titolo Challenger della sua carriera a Lexington, mentre a dicembre si è laureato campione alle Next Gen Atp Finals in Arabia Saudita (dove era il partecipante più giovane), vincendo tutte e cinque le partite disputate. Quanto ai match nel circuito maggiore, Fonseca ne ha disputati quattordici, vincendone la metà.

Il paragone con Sinner

Già nel corso del 2024, in tanti hanno paragonato Fonseca a Sinner per la potenza dei suoi colpi e per lo stile di gioco sempre aggressivo da fondo campo. Il brasiliano è stato inoltre il secondo più giovane di sempre a vincere le Next Gen Atp Finals, dietro solo all'italiano e davanti a Carlos Alcaraz. I due si sono anche allenati insieme durante le ultime Atp FInals a Torino. "Con chi mi identifico oggi? Direi Sinner perché mi piace giocare aggressivo - ha detto in un'intervista a 'Marca' di qualche mese fa -. Il mio rovescio è più consistente del mio dritto, anche se questo colpo è la mia arma principale. Ho un buon servizio e gambe molto magre. Per questo in Brasile mi chiamano piccolo Sinner".

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