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Vagnozzi dice tutta la verità sul malore di Sinner: "Si è svegliato stanco e poi..."

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Vagnozzi dice tutta la verità sul malore di Sinner: "Si è svegliato stanco e poi..." Getty Images
Le parole del coach del numero uno al mondo sulle condizioni del suo giocatore, che ha raggiunto la semifinale degli Australian Open

Per il secondo anno consecutivo Jannik Sinner giocherà la semifinale degli Australian Open. Il numero uno al mondo si è messo alle spalle i problemi accusati nel match con Holger Rune e ha messo in scena un vero e proprio dominio per battere la testa di serie numero 8 del tabellone Alex De Minaur nei quarti. Una prestazione che fa ben sperare in vista della prossima sfida, che lo vedrà impegnato venerdì contro Ben Shelton. Delle condizioni dell'azzurro ha parlato anche il suo coach Simone Vagnozzi, che dopo il match con De Minaur ha spiegato: "Già ieri si era svegliato in forma migliore rispetto a lunedì. La partita in serata e il meteo fresco, rispetto al caldo umido con Rune, hanno aiutato. Ha decisamente recuperato da quel piccolo fastidio: sta beneSono fioccate le congetture sulla natura del suo infortunio, inclusa l’ipotesi di polmonite rilanciata scelleratamente da un tabloid australiano. Si è svegliato sentendosi stanco. Aveva un po’ di mal di testa, un po’ di mal di pancia. L’umidità e il sovrasforzo con Rune hanno leggermente allargato il problema. Cose che possono succedere in uno Slam, quando l’impegno dura quattordici giorni. Niente di cui preoccuparsi. Certo. Anche se non era al cento per cento, Jannik si è saputo gestire bene: ha accorciato gli scambi per risparmiare energie, ha spinto quando doveva. Ormai noi lo chiamiamo professorino. Racconto un aneddoto: l’anno scorso, qui a Melbourne, prima di giocare con Baez, Jannik non ha sentito la sveglia e ha tirato dritto. A quel punto, eravamo in ritardo sul programma: gli abbiamo preparato al volo dei panini veloci che ha mangiato andando al circolo. Poi ha vinto".

Vagnozzi sul ritiro di Cahill

Il coach marchigiano ha parlato anche dell'addio di Darren Cahill, che lascerà il box di Sinner al termine della stagione: "Sapete quanto io per primo mi trovi bene con Darren come partner e supervisore. Sono dispiaciuto ma lo capisco: dopo tanti anni sul tour desidera un riposo più che meritato. Ci vorrà qualcuno che lo rimpiazzi assolutamente: da solo per 50 settimane, in viaggio per il tour, è impossibile. Poi mia moglie chi la sente… Al momento non ci stiamo pensando, però: siamo concentrati su un obiettivo che si chiama Australian Open. Non penso ci sia margine perché Darren cambi idea, anche se a me farebbe piacere che restasse con noi. Siamo un bel gruppo, affiatato. Questi con lui sono stati anni importantissimi per Jannik ma anche per me: mi sento un coach migliore, con lui".

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