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Mattia Bellucci: i retroscena, l'impresa contro Medvedev e le vittorie contro Sinner

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Mattia Bellucci: i retroscena, l'impresa contro Medvedev e le vittorie contro Sinner EPA
Chi è il tennista italiano arrivato ai quarti di finale nel torneo di Rotterdam, e cos'ha in comune con il connazionale e numero uno del mondo

Un 2001 italiano ai quarti di finale dell'Atp di Rotterdam. Non è Jannik Sinner, costretto a rinunciare al torneo per qualche giorno extra di recupero, ma Mattia Bellucci. E' lui uno degli undici azzurri che popola la top 100 maschile dopo gli Australian Open, un dato record per il tennis tricolore. Partito dalle qualificazioni, in Olanda il tennista lombardo si è preso i riflettori nel match serale degli ottavi, eliminando a sorpresa Daniil Medvedev e garantendosi un posto tra i migliori otto del tabellone. Oltre a questo, in arrivo punti importanti per il ranking: da lunedì prossimo, Mattia sarà almeno alla posizione numero 76. Il successo di Rotterdam è però solo l'ultimo tassello in ordine di tempo per un giocatore che, tra alti e bassi, negli ultimi 12 mesi si è tolto sempre più soddisfazioni.

Bellucci: l'inizio

Mattia Bellucci nasce a giugno del 2001 in provincia di Varese. La racchetta la prende in mano molto presto grazie a papà Fabrizio, che si prende cura del campo in cemento sotto casa in modo da dare immediatamente al figlio un luogo dove allenarsi. Il ruolo del padre, Mattia l'ha sottolineato di recente proprio in un'intervista al Corriere dello Sport“Mi ha passato una grande passione per questo sport, gliene sono riconoscente. Quella pallina da tennis mi ha dato tanto e mi dà ancora tantissimo”. Un ruolo importante “sia per la mia crescita umana che professionale”.

Affacciatosi nel tennis dei 'grandi' non ancora diciottenne, Bellucci deve aspettare il 2021 per mettere in bacheca il primo torneo del circuito Itf. Il titolo arriva nell'M15 di Monastir, quando Mattia ha cambiato guida tecnica, affidandosi a Fabio Chiappini. Un sodalizio che resiste ancora oggi. “In Fabio ho trovato coerenza, un filo con duttore, stimoli giornalieri volti ai miglioramenti tecnici, tattici e mentali” - ha spiegato Bellucci parlando del suo coach.

Un giovane Bellucci in azione durante il Lemon Bowl

L'assalto alla top 100

Forte di diversi titoli Itf e dei primi due trionfi nei Challenger, Bellucci si arrampica nel ranking fino a entrare nei primi 150 del mondo a inizio 2023. Dopo un anno di alti e basi senza ulteriori scatti in avanti, nel 2024 arrivano tre qualificazioni Slam consecutive tra Roland Garros, Wimbledon e Us Open. A New York centra la prima vittoria in un Major, e non contro un avversario qualunque. Sul cemento americano, Mattia stende un ex campione di Flushing Meadows come Stan Wawrinka, che cede al giovane italiano in tre set. “È un avversario che ha vinto qui e che ho sempre seguito alla tv”, ha sottolineato dopo il successo.

E' lo slancio decisivo che, unito a due altri titoli Challenger, proietta Bellucci alla posizione numero 100 del ranking nel mese di novembre. Dopo essersi affacciato in autunno, a inizio 2025 l'ormai ventitreenne Bellucci sale fino alla posizione numero 92. Come detto, però, dalla prossima settimana il suo best ranking migliorerà ulteriormente.

Le sfide con Sinner

Essendo entrambi nati nel 2001, Sinner e Bellucci si sono affrontati più volte fin da ragazzini. Mattia è riuscito a imporsi sull'attuale numero uno in più occasioni nei tornei giovanili, mentre l'unico successo di Jannik risale alla sfida tra Lombardia e Alto Adige nella Coppa Belardinelli, torneo under 14 dove si affrontavano le varie rappresentative regionali. Di recente, Bellucci ha parlato dei traguardi raggiunti dal suo coetaneo. “La grandezza di Sinner viene dal lavoro – ha detto nel suo intervento all'interno del libro 'Diventare Sinner' -. Arrivare dove è arrivato lui si può, lo possono fare anche altri, lo potrei fare anch'io”.

Gli obiettivi

Bellucci ha sempre amato la competizione quanto la sensazione di giocare a tennis. Per questo, si è da sempre posto obiettivi chiari. “Il sogno del Mattia ragazzino era quello di vivere con questo sport – ha detto in una recente intervista a “Sportface tv” -. Quello del Mattia cosciente è di entrare nei primi 30-40 del mondo e fare una carriera con quella classifica, giocando in palcoscenici importanti come Roma”. Obiettivi che, con il tempo, Bellucci sta raggiungendo e che appaiono sempre più vicini.

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