Lorenzo Musetti non è così lontano dalla top 10 del ranking. Le soddisfazioni più grandi, però, sono arrivate fuori dal campo per il classe 2002 italiano. In un'intervista a "Clarin", il 22enne di Carrara ha raccontato della nascita del figlio: "Ludovico è il trionfo più grande della mia carriera - le sue parole -. Essere padre mi ha dato grande motivazione, sicurezza e maturità per affrontare ciò che faccio ogni giorno. Il tennis è uno sport, una passione molto importante, ma non verrà mai prima della famiglia". Quanto alla possibilità che in futuro possa avvicinarlo al tennis: "Mio figlio ha quasi un anno. Penso che in futuro capirà ciò che fa suo padre. Spero che potremo condividere un campo, ma non lo costringerò a giocare a tennis".
Musetti: gli attacchi di panico e la rivelazione su Fonseca
"Per tutta la vita ho vissuto con le stesse aspettative che avevano quelli che erano fuori dal campo, non io - ha rivelato Musetti -. Ho l'ambizione di diventare uno dei più grandi, ma la gente vede le cose in maniera sbagliata, pensa che si possano vincere le partite e raggiungere i successi solo con il talento. Quando c'è stato il boom mediatico ho avuto problemi di respirazione in campo. Ho dovuto lavorare su questo e continuo a farlo ogni giorno". Poi una rivelazione su un giovanissimo talento rivelatosi al mondo durante gli ultimi mesi: "Oggi vedo Fonseca e mi ricorda molto me stesso quando avevo la sua età, perché dopo i suoi primi risultati ora tutti hanno gli occhi puntati su di lui. Gli voglio dire di non ascoltare troppo la gente, ma è una brava persona e ha una grande squadra che sa come lavorare".