Giovedì 16 maggio 2019. Campo numero 1, Internazionali d’Italia. L’ingresso dei possessori del biglietto del mercoledì, programma annullato per pioggia, ha raddoppiato il numero degli spettatori. Nessuno spazio libero. Né sulle due tribune di riferimento, né sulla gradinata del numero 3, dove Nick Kyrgios affronta Casper Ruud. È sotto 3-6 7-6 1-2 quando l’arbitro gli dà un punto di penalizzazione per imprecazioni. Sembra nervoso per le passeggiate degli spettatori alla ricerca di un posto sul campo limitrofo; il vociare e gli applausi che non sono per lui lo infastidiscono. È il primo momento in cui Sinner comincia a dargli fastidio. L’australiano scaglia sul terreno di gioco la racchetta, prende a calci una bottiglia d’acqua, tira un seggiolino di legno e tela in campo, insulta un giudice di linea. Ancora un richiamo. Rimette racchetta e asciugamani nel borsone, si prepara ad andarsene. Arbitro e supervisore vogliono che torni a giocare. «Ho finito» dice il giovanotto. Sul suo profilo Instagram aggiunge. «Oggi l’atmosfera lì fuori era folle». Multa di 20.000 euro per condotta antisportiva, perdita del premio e dei punti guadagnati nel torneo, obbligo di pagare con i propri soldi i costi del soggiorno. Ruud è furioso. «Ha ottenuto ciò che si meritava. L’ATP dovrebbe intervenire. Crede di poter fare ciò che vuole. Dovrebbe essere sospeso per almeno sei mesi».
Kyrgios è numero 36 del mondo. Sinner, 263 dell’ATP, indifferente a tanto clamore prosegue la partita contro Stefanos Tsitsipas, un Top Ten. Regge lo scontro, ma paga pegno alla bravura di uno dei migliori tennisti del circuito. Prima di questo soleggiato pomeriggio di maggio, i risultati del giovane italiano parlano di una vittoria nel Challenger di Bergamo e del successo nella partita d’esordio in un Master 1000. Stop. Tra tre mesi diventerà maggiorenne. Sono passati quasi sei anni da quel giorno, uno spazio in cui Sinner ha vinto 19 titoli, tra cui tre Slam (due Australian Open e uno US Open) e due volte la Coppa Davis. È diventato numero 1 del mondo, ha messo in banca quasi 40 milioni di dollari in montepremi. Nick Kyrgios di titoli, da quel maggio 2019 a oggi, ne ha vinti 4 e di dollari ne ha intascati molto meno della metà dell’italiano. Nel ranking ATP è 1097 (13 miglior classifica, nell’ottobre 2016), travolto da una serie di infortuni: lesioni al gomito destro, al polso sinistro, all’anca, al ginocchio, alla spalla e alla clavicola.
È in vantaggio solo nella graduatoria degli insulti. Montreal 2015. Durante il match grida a Stan Wawrinka: «Kokkinakis si è scopato la tua ragazza; mi dispiace dirtelo, amico». Queen’s 2018. Durante la semifinale contro Marin Cilic fa gesti osceni in un cambio campo. Cincinnati 2019. Contro Karen Khachanov, lascia il campo senza permesso spaccando due racchette. A fine match insulta l’arbitro urlandogli “Fottuta marionetta”, poi sputa in direzione del suo seggiolone. Miami 2022. Affronta Sinner. Multato per oscenità: 5.000 dollari; condotta antisportiva: 10.000 dollari; abusi verbali: 20.000 dollari. Dopo aver riempito il suo profilo X (ex Twitter) con i commenti di tutti quelli che attaccano Jannik Sinner sul caso “clostebol,” Kyrgios, che da tempo non sopporta il numero 1 del mondo, aggiunge il suo pensiero. «Ci hanno fatto credere che eri innocente, ma ora sei sospeso e non puoi giocare? Dai un senso a tutto questo. Diversi giocatori hanno detto quanto sia putrido tutto questo. Se trovano steroidi basta dire che è colpa del tuo team e che tu non sei nulla». Sulo ‘a miseria nun provoca ‘mmidia. (solo la miseria non provoca invidia)