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Chi è Luca Nardi, l'italiano ai quarti a Dubai: la vittoria con Djokovic e il sostegno a Sinner

Il pesarese ha raggiunto a Dubai il primo quarto di finale Atp della sua carriera. Tifoso del Napoli, ha parlato di Sinner dopo l'accordo con la Wada: "Sono sempre stato dalla sua parte"

Il 2025 del tennis italiano continua a regalare soddisfazioni. La cifra record di undici azzurri in top 100, raggiunta dopo gli Australian Open vinti da Jannik Sinner, ha dato inizio a una serie di risultati esaltanti per il movimento. Prima Bellucci e la sua semifinale a Rotterdam, poi la prima vittoria in carriera di Berrettini con Djokovic. Lo scalpo del serbo era stato preso, poco più di un anno fa, anche da Luca Nardi, che battendo Zizou Bergs a Dubai ha raggiunto il suo primo quarto di finale in un torneo Atp. Attualmente numero 79 Atp, grazie all'ultimo successo da lunedì sarà almeno alla posizione numero 65. Lo sguardo è però già proiettato alla sfida con Halys, con l'obiettivo di proseguire il cammino nel torneo.

Chi è Luca Nardi

Classe 2003, Luca Nardi nasce a Pesaro da genitori napoletani. Inizia a muovere i primi passi su un campo da tennis a 7 anni grazie al fratello maggiore, Niccolò. Papà Dario, invece, gli ha trasmesso la fede calcistica per il Napoli. Luca è stato fin da giovanissimo un osservato speciale tra i talenti italiani in crescita. Il motivo? Facile da intuire. A giugno 2018, a soli 14 anni e 10 mesi, diventa il più giovane di sempre ad conquistare un punto Atp grazie ai risultati nell'ITF di Sassuolo, torneo in cui raggiunge i quarti di finale. Nel 2020, a Sharm El Sheikh, arriva il primo titolo tra i grandi, mentre nel febbraio 2022 fa suo il primo trofeo Challenger sul veloce indoor di Forlì, conquistando nei mesi successivi anche i tornei di Lugano e Maiorca.

Nardi: la tranquillità come caratteristica

Quello di Nardi è un tennis completo e fluido. Una qualità caratteriale che incide sicuramente sul suo gioco è la sua tranquillità, che il ventunenne mostra sia a parole che in campo. “Questo mio modo di vivere il tennis in maniera tranquilla e serena me lo porto dietro da quando ero piccolo – ha raccontato in un'intervista del 2024 a “Sportface TV” -. E' un mio modo di essere, spero di mantenerla anche nei prossimi anni”.

La vittoria con Djokovic

Come detto, il nome di Nardi circola da tantissimo tra gli appassionati. Il grande pubblico, invece, lo ha conosciuto alzandosi dal letto il 12 marzo 2024. La notizia della mattinata è una sola nello sport: Luca Nardi ha battuto Novak Djokovic al Masters 1000 di Indian Wells. Proprio l'allora ventenne di Pesaro spiega perché questo risultato è per lui ancora più incredibile di quanto si pensi. “Sono senza parole. Ho la foto di Novak nella mia cameretta” - sono le sue parole al termine dell'incontro. Il successo gli permette inoltre di entrare, per la prima volta, tra i primi 100 del ranking Atp. Poche settimane dopo trionfa anche nel Challenger di Napoli, torneo per lui speciale, viste le origini della famiglia.

Il paragone con Alcaraz

Non è solo l'età ad accomunarli. Carlos Alcaraz e Luca Nardi sono entrambi cresciuti come due predestinati del tennis. Con Alcaraz e Rune siamo amici, ci conosciamo da quando abbiamo 10 anni – ha spiegato sempre a “Sportface TV” -. Siamo cresciuti insieme fino a un certo punto, poi loro sono saliti molto di più. Spero di poterli raggiungere. So che è una cosa molto difficile, ma mai dire mai”. Un percorso diverso da quello dei coetanei, ma che sta portando Nardi sempre più in alto nella classifica mondiale, in un 2025 dove le occasioni per crescere ancora sono tantissime. I due si sono affrontati proprio settimana scorsa nell'Atp di Doha, in un match molto più equilibrato di quanto non dica la classifica. A spuntarla è stato Alcaraz in tre set, ma le dichiarazioni dello spagnolo al termine dell'incontro dicono tanto delle potenzialità di Nardi: “Stava già facendo una buona partita: poi all'improvviso ha iniziato a giocare a un livello più alto di quello che aveva avuto fino a quel momento. Abbiamo fatto un paio di buoni scambi, ma Luca ha iniziato a giocare come se fosse il numero uno del mondo”. Un attestato di stima importante, da parte di chi sa cosa vuol dire essere numero uno.

Le parole su Sinner

Di recente, Nardi è intervenuto anche sul caso Clostebol che ha portato alla squalifica di tre mesi per Jannik Sinner. “Jannik è un mio caro amico, un bravissimo ragazzo, sono sempre stato dalla sua parte - ha spiegato a “Il Tennis Italiano” -. L’anno scorso per lui deve essere stato un inferno, almeno potrà mettersi tutto alle spalle. Sono sicuro che tornerà a Roma e sbaraglierà tutti”. Una compattezza tra giovani talenti che dà un chiaro segnale: il tennis in Italia promette davvero bene.

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