Incredibile quello che è successo nella notte italiana a Indian Wells. Draper ha sconfitto a sorpresa Alcaraz in semifinale, 6-1, 0-6, 6-4. Con questa vittoria l’inglese sale all’ottavo posto nel ranking e adesso in finale affronterà Rune, che ha battuto Medvedev in due set 7-5, 6-4. Draper è un grande amico di Sinner e gli ha fatto un bel favore. Battendo Alcaraz infatti, gli ha permesso di allungare in classifica. Lo spagnolo non è riuscito a difendere il titolo conquistato l’anno scorso e quindi perde 600 punti. Jannik rosicchia qualche punto anche su Zverev, che ha perso 190 punti in questo difficile avvio di stagione. Dal secondo al settimo nella classifica Atp sono accomunati da un incredibile destino: invece di guadagnare, stanno perdendo tutti punti su Sinner, ad eccezione di Taylor Fritz che però nemmeno avanza. E così nessuno riesce a sfruttare la sosta forzata ai box del numero uno, sempre più saldo al comando e sicuro di rimanerci aritmeticamente fino alla 45esima settimana. Mouratoglu li aveva avvertiti. 

Alcaraz proverà l'assalto a Sinner nei prossimi due mesi

Nei prossimi due mesi Alcaraz avrà soltanto 400 punti da difendere tra Miami, Monte Carlo, Barcellona e Roma, e proverà l’assalto a Sinner, che rientrerà per gli Internazionali d’Italia. L'impresa è quasi impossibile, Carlos dovrebbe praticamente vincere tutti i tornei fino a Madrid. Lo spagnolo però deve crescere con la testa, perché spesso è questo che lo tradisce. "Questa sconfitta fa male - ha detto il numero tre al mondo -. Non mi sono mai sentito me stesso là fuori. Non mi sono allenato bene, ho sbagliato molto durante la sessione di riscaldamento. Ho iniziato la partita molto nervoso. Sono stato nervoso e irritato per tutto il giorno e questo ha influenzato la partita. Penso di imparare di solito dalle sconfitte che ho. Nel 2022 ho perso qui in semifinale e poi ho vinto a Miami. Cercherò di fare lo stesso quest'anno". Teoricamente solo Zverev potrebbe togliere lo scettro di numero uno al mondo a Sinner prima del suo rientro agli Internazionali di Roma, ma anche lì servirebbe un miracolo.