Corriere dello Sport

LIVE

Wawrinka e il chiarimento su quel tweet su Sinner: "Chiediamo trasparenza"

foto
Wawrinka e il chiarimento su quel tweet su Sinner: "Chiediamo trasparenza"
Lo svizzero, ex n. 3 del mondo, dice la sua su Jannik e sulla causa intentata da PTPA

È già arrivato mercoledì a Napoli, Stan Wawrinka. Con largo anticipo, per abituarsi alla terra rossa del lungomare napoletano. Ogg invece ha svolto il primo allenamento con il numero 664 del mondo Mariano Tammaro, tennista di casa che avrà anche una wild card per le qualificazioni del Challenger 125 in programma da domenica al 30 marzo al TC Napoli di viale Dohrn e che vedrà tra i partecipanti anche altri azzurri, tra cui Fognini, Darderi e Zeppieri.

Wawrinka s’è allenato per un paio d’ore sul centrale D’Avalos, dove c’era stato già 20 anni fa, quando era ancora un teenager. Da lì, la sua storia è proseguita e tutti sappiamo com’è andata: tre Slam in bacheca, la Davis nel 2014, il n. 3 del ranking mondiale, l’oro olimpico in coppia con Federer. Alla soglia dei 40 anni, che compirà il 28 marzo (giorno dei quarti di finale), ha ancora una voglia incredibile di rientrare nei primi 100 del mondo.

Torna 20 anni dopo aver battuto Fabio Fognini al primo turno del Challenger di Napoli, che ricordo ha?

«Fu un grande momento per me, dopo quel torneo entrai per la prima volta nei top 100. Sono super felice di tornare qui, ricordo una bella atmosfera e spero ci sia tanta gente».

A breve sarà il suo compleanno.

«E spero di essere qui a Napoli per festeggiare, ma sarà un Challenger difficile, ci sono tanti giocatori forti, grandi giocatori».

Che idea s’è fatto sulla squalifica di Sinner e sulla causa intentata dalla PTPA nei confronti di vertici del tennis mondiale?

«È un argomento difficile, non è facile spiegare tutto nei dettagli. Tante cose sono successe nel tennis, maschile e femminile, negli ultimi anni e non s’è data una buona immagine del nostro sport. Spero che la situazione migliori».

Però quel tweet, dedicato a Sinner, lei l’ha fatto. Davvero non crede più in uno sport pulito?

«Se guardiamo l’ultimo anno, due numeri 1 sono risultati positivi. E noi giocatori l’abbiamo saputo soltanto diversi mesi dopo. Quello che chiediamo è trasparenza totale e spero che le cose migliorino per il tennis, che vadano avanti in un modo diverso. In fin dei conti ci auguriamo solo dei grandi match e non vogliamo veder fuori dal nostro sport nessuno, figuriamoci il numero 1 al mondo. Vogliamo trasparenza, è l’unica cosa che conta».

Che differenza nota tra la ‘sua’ epoca d’oro e quella di oggi?

«Ciò che è successo con i Big 4 è stato speciale, hanno vinto non solo gli Slam ma anche i tornei meno importanti. La costanza che hanno avuto per 20 anni è qualcosa che sarà difficile da battere. Il livello del tennis ad oggi è molto alto: Sinner e Alcaraz, per esempio, mi piace vederli giocare e spero vadano forte anche nei prossimi anni».

Leggi l'intervista completa domani sull'edizione del Corriere dello Sport-Stadio in edicola

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi