Comunque vadă la finale di Montecarlo per Lorenzo Musetti sarà un successo. Certo, vincendola, il suo best ranking acquisterebbe tutt’altro sapore perché per la prima volta in carriera entrerebbe in top ten. Il traguardo, poi, è vicino e dista appena 15 punti, ma prima andrà battuto Carlos Alcaraz, uno capace di portarsi a casa già quattro titoli slam e che sulla terra rossa ha dimostrato di essere tra i migliori tennisti in circolazione. Il percorso di “Muso” nel Principato, però, è di quelli che fa sognare, per questo il carrarino spera di potersi aggiudicare il suo primo mille. Intanto, già prima della finale in programma alle 12, Lorenzo sa di avere virtualmente 3.200 punti, scavalcando dunque Holger Rune e Tommy Paul. Vicinissimo Casper Ruud, decimo, per il quale serve vincere la finale contro Alcaraz per superarlo ed entrare tra i primi dieci. In caso di sconfitta, invece, Musetti si fermerebbe all’undicesimo posto, comunque il suo best ranking fin qui.
Musetti, le mosse per battere Alcaraz
Quella di Musetti contro Alcaraz se non è una mission impossible poco ci manca. Sulla carta il pronostico è tutto per lo spagnolo, n.2 del mondo e tornato finalmente ai suoi livelli nella settimana a Montecarlo. Ma a far sorridere Lorenzo c’è un precedente, la finale di Amburgo del 2022, vinta appunto dall’azzurro. “Ma sono passati tanti anni, siamo molto cambiati entrambi”, dice il tennista carrarino alludendo al fatto che oggi sarà una sfida diversa. Eppure “Muso” delle frecce da giocarsi nella sua faretra le ha perché già a cominciare dai quarti con Tstistipas, passando poi per la semifinale con De Minaur, ha dimostrato quella capacità di saper gestire anche i momenti più duri delle partite. Il bronzo olimpico e la semifinale di Wimbledon dello scorso anno, infatti, sono stati dei punti di svolta nella maturazione tennistica e umana del ragazzo che per avere delle chance contro Alcaraz dovrà variare molto i suoi colpi, portando pazienza, soprattutto quando Carlos spingerà sull’acceleratore, perché comunque la storia del tennista spagnolo parla per lui e spesso la discontinuità gli ha giocato qualche brutto scherzo. E’ lì che dovrà inserirsi Musetti, cercando di approfittare dei cali, se ce ne saranno, del rivale, restando agganciato alla partita. Importante, poi, sarà mantenere una buona percentuale di prime per impostare lo scambio su una superficie, quella della terra rossa, che Lorenzo comunque predilige. Più facile a dirsi che a farsi, è chiaro, ma l’appuntamento con la storia per Musetti sarà solo un altro motivo per provare a vincere il suo primo Master 1000.