C'è una novità in arrivo nel tennis in materia di controlli antidoping, che ha fatto discutere fin dal suo annuncio. L'oggetto? Le docce postpartita. A spiegare la nuova regola è stata l'Itia (International Tennis Integrity Agency), "L'Itia e, in precedenza, l'Itf si sono impegnati a fondo per garantire che le docce dopo le partite possano costituire un ritardo ammissibile per il controllo antidoping, in particolare quando la mancata doccia potrebbe avere un effetto negativo sulla salute e il benessere di un giocatore - si legge nella nota -. Tuttavia, la doccia non è un diritto, ed è per questo motivo che l'Itia chiede gentilmente ai tennisti, quando fanno la doccia, di attenersi all'obbligo di rimanere sempre sotto la vista dell'accompagnatore che li osserva".
Controlli antidoping: l'annuncio che fa discutere
"Se un giocatore non si sente a suo agio a essere osservato mentre fa la doccia, suggeriamo di valutare la necessità di una doccia prima di fornire un campione per il controllo antidoping - scrive ancora l'Itia -. La mancata presenza dell'accompagnatore sarà presa in modo estremamente serio dall'Itia". Sui social è immediatamente scoppiata la polemica per quanto annunciato. "E' già passato il primo aprile, vero?", scrive un utente su "X". Un altro rilancia: "E' inammissibile". Una novità di regolamento destinata, fin dalla sua nascita, a far discutere nel tennis.