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Internazionali ci siamo, dal ritorno di Sinner agli azzurri in gara: tutto quello che c’è da sapere

Pre-quali al via il 29 aprile, ci saranno tutti i migliori sia nel tabellone maschile che femminile

Ancora pochi giorni e poi al Foro Italico arriverà il grande tennis. Dunque l’attesa per rivedere Jannik Sinner è quasi finita, per giunta da numero uno del mondo, con l’82^ edizione degli Internazionali che prenderà il via ufficialmente il 29 aprile con le pre-quali, mentre per i big bisognerà aspettare la settimana successiva per un cammino che comincerà il 6 maggio e arriverà alla finalissima del 18. Ma la speranza del movimento azzurro è che quel giorno possa esserci un italiano, per provare a vincere un torneo che non resta nel Paese dal 1976, quando l’ultimo a riuscirci fu Adriano Panatta. A distanza di quasi 50 anni, però, il tennis nostrano non ha mai vissuto un’età dell’oro come questa e le chance di fare bene sia nel tabellone maschile che femminile sono alte in quello che, per il terzo anno consecutivo, si presenta come un master 1000 con upgrade e dunque spalmato su due settimane.

Internazionali, il ritorno di Sinner

E tutti gli occhi del mondo, in quei giorni, saranno puntati su Sinner. Per la prima volta nella storia del torneo c’è un italiano che si presenta da n.1 alla manifestazione di casa. Un inedito assoluto che accresce ancora di più la voglia di vedere l’altoatesino sulla terra rossa capitolina, a maggior ragione dopo tre mesi nei quali il campione azzurro è stato costretto a restare fuori dal grande tennis per via del patteggiamento concordato con la WADA per il caso clostebol. Squalifica che scadrà il prossimo 4 maggio, per questo dal giorno dopo sarà già a Roma per i primi allenamenti sul centrale in attesa del debutto che dovrebbe essere tra venerdì 9 e sabato 10 maggio. Resta l’incognita di come sarà il suo rientro dopo l’inattività forzata dai tornei, anche se intorno al suo entourage e dagli sparring partner di questi giorni assicurano che la competitività di Sinner sia rimasta altissima. Uno scoglio in più, però, sarà rappresentato dalla superficie sulla quale riprenderà a giocare, quella terra rossa con la quale l’amore non è ancora scattato definitivamente e lo dimostrano i numeri. Dei 19 titoli vinti, solo uno è arrivato sulla terra: a Umago nel 2022 contro Alcaraz. Poi 17 titoli sul cemento e uno sull’erba ad Halle. Ecco allora che ci riproverà a Roma, dove ha ottenuto la sua prima vittoria in un mille e dove quest’anno giocherà per la sesta volta. Da cancellare c’è il ritiro dello scorso anno e dei precedenti poco felici che lo hanno visto arrivare al massimo ai quarti di finale nel 2022 prima di arrendersi a Tstistispas.

Internazionali, la flotta azzurra

Ma Sinner non sarà l’unica freccia nella faretra del movimento italiano, mai così florido. La flotta azzurra agli Internazionali, infatti, sarà rappresentata anche da Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini, Flavio Cobolli, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Luciano Darderi e Mattia Bellucci nel maschile, mentre nel femminile ci saranno Jasmine Paolini e Lucia Bronzetti. A loro vanno aggiunte le wild card, assegnate a Nuria Brancaccio, Elisabetta Cocciaretto, Sara Errani, Tyra Caterina Grant, Giorgia Pedone, Lucrezia Stefanini, più altre due giocatrici provenienti dalle pre-qualificazioni per quanto riguarda il tabellone delle donne. Tra gli uomini, invece, compaiono Federico Cinà, Fabio Fognini, Luca Nardi e Francesco Passaro. Insomma, un vero e proprio esercito, quello azzurro, che invaderà il Foro Italico con quattro nomi, più di altri, pronti a stupire. E se di Sinner abbiamo parlato, non è stato da meno durante la sua assenza Musetti, capace di fare finale a Montecarlo e ora a caccia dell’ingresso in top ten nel mille di Madrid. Per esser certo di arrivare a Roma tra i primi dieci dovrà fare finale in Spagna, ma il percorso è ancora lungo e pieno di insidie. In netta ripresa, poi, c’è Berrettini. La vittoria in Davis e l’inizio del 2025 fanno ben sperare in vista del torneo di Roma che non gioca dal 2021. Nel complesso, però, sarà alla sua sesta partecipazione agli Internazionali con il miglior risultato che resta il quarto di finale giocato nel 2020, un’edizione anomala perché programmata a settembre per via del Covid-19. Attenzione poi tra le donne alla Paolini che a Roma, almeno a livello di singolo, sembra quasi doversela vedere con una maledizione perché non è mai riuscita ad andare oltre il primo turno. L'anno scorso, però, la toscana si è tolta una bella soddisfazione, vincendo in doppio con Sara Errani che aveva firmato con Roberta Vinci l'ultimo precedente trionfo azzurro in questa specialità a Roma.

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