Nemmeno i fantasmi riemersi a Madrid fermano il ritorno a Roma di Matteo Berrettini, che ritrova gli Internazionali dopo quattro anni di assenza. Il tennista romano torna sulla terra rossa di casa in un’edizione leggendaria, la prima con un italiano in campo da numero uno del mondo. Alle spalle di Sinner, sono numerosi gli azzurri pronti a far divertire il pubblico di casa. Tra questi lo stesso Matteo, che quest’oggi si prenderà il calore della sua città con l’allenamento a piazza del Popolo, per il quale è previsto un vero e proprio bagno di folla. Tutto questo dopo i giorni di allenamento alla Canottieri Aniene e la sessione al Foro Italico con Sebastian Korda. Berrettini, un rapporto complicato con gli Internazionali È alle spalle, quindi, l’infortunio che lo ha costretto allo stop a Madrid. I soliti fastidi all’addome, che lo hanno costretto al ritiro contro Draper e hanno quasi portato all’ennesimo forfait di Matteo a Roma. Infatti, la sua ultima apparizione al Foro risale al 2021, quando venne fermato al terzo turno da Tsitsipas. In effetti, il torneo di casa non è mai stato particolarmente fortunato per Berrettini. Nonostante si sia reso di alcune partite di ottimo livello, il classe 1996 non è mai andato oltre i quarti di finale, ottenuti nel 2020. E chissà che non sia questa l’occasione per spingersi ancora più in là.
Roma sogna il derby Berrettini-Fognini
Il passato è alle spalle, ora c’è da pensare questa nuova avventura, in cui non mancano le suggestioni. La prima è sicuramente il possibile derby nel secondo turno. Matteo esordirà direttamente sabato 10, e sul suo cammino potrebbe incontrare Fabio Fognini. Il ligure, alla sua ultima partecipazione agli Internazionali, proverà a strappare il pass affrontando nel primo turno il britannico Jacob Fearnley. Un incrocio tra passato e presente (e futuro) del tennis italiano che tutti i tifosi si augurano possa concretizzarsi.
Matteo e il doppio mancato con il fratello Jacopo
Ciò che non si concretizzerà, invece, è il doppio tra Matteo e il fratello Jacopo. Annunciati come wild card, i “Berrettinis” non scenderanno in campo proprio per i problemi fisici del numero 30 al mondo. L’allarme di Madrid, infatti, invita alla cautela e a evitare ulteriori sforzi “inutili”, concentrandosi sul torneo in singolare. Anche questo dimostra la determinazione di Matteo, che punta a raggiungere il massimo nella sua città, lì dove è cominciato tutto, fin dal suo arrivo al Circolo Canottieri Aniene a 14 anni. Qui, sotto la guida di Vincenzo Santopadre e Stefano Massari, è diventato il campione che conosciamo oggi. Un legame, quello con il Circolo (di cui è socio onorario), ribadito a fine 2024, quando vi ha fatto visita con la miniatura della Coppa Davis. E ora Berrettini torna a casa, con il sogno di conquistare un altro titolo.