Trentotto anni in due, basterebbe questo a far venire un po' di sana invidia. Carlo Alberto Caniato e Federico Bondioli, grandi amici fuori dal campo, ieri hanno vissuto una giornata indimenticabile al Foro Italico. Fin qui di sicuro la più bella della loro giovanissima carriera. Dopo essersi guadagnati la wild card per il main draw degli Internazionali BNL d'Italia vincendo le prequalificazioni, i 19enni hanno sconfitto infatti a sorpresa Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Sconfitti dopo due ore esatte di dura battaglia con lo score di 7-6 (5) 6-7 (10) [10-8], ed agli ottavi affronteranno i transalpini Sadio Doumbia e Fabien Reboul. Le statistiche sottolineano l’estremo equilibrio visto in campo: Bolelli e Vavassori vincono nel complesso più punti, 89 contro 85, ma sfruttano una sola delle tre palle break avute, in tre game diversi, mentre Bondioli e Caniato convertono l’unica occasione a disposizione. La coppia numero 5 del seeding fa leggermente meglio sia con la prima, 78%-75%, sia con la seconda, 67%-66%, mentre i vincitori delle prequalificazioni mettono a segno più ace, 3-1, e commettono meno doppi falli, 1-2. Caniato e Bondioli, che hanno una classifica nazionale di 2.2, sono rispettivamente numero 660 e 370 in doppio e insieme hanno vinto quest'anno due titoli ITF di categoria M15 a Sharm ElSheikh.
Caniato, una famiglia di tennisti
Alberto Caniato, secondo di quattro fratelli, è cresciuto in una famiglia di tennisti. “Il tennis è sempre stato una passione di famiglia - raccontava nel 2023 a SuperTennis - , giocava mio nonno, mio papà e mio zio, e hanno anche avuto una buona classifica italiana. Sono nato a Verona, mia mamma è veronese, la mia casa è Ferrara e da due anni faccio base al Villa Carpena di Forlì. Io mi sono appassionato subito a questo sport, da quando ho 4 anni e mi hanno messo la racchettina in mano è sbocciato l’amore”. Cresciuto tra il Circolo Marfisa e il Cus, nell'agosto 2021, a 15 anni e mezzo, ha scelto di lasciare Ferrara per trasferirsi al Circolo Tennis Villa Carpena sotto la guida dei tecnici Alberto Casadei e Omar Urbinati, con la supervisione della Federazione Italiana Tennis e Padel. Due i suoi grandi idoli sportivi: Nadal e ora Sinner.
Bondioli, orgoglio di Ravenna
Federico Bondioli, ravennate doc, da junior ha raggiunto un best ranking di numero 12. Ha vinto due titoli in singolare (spicca il prestigioso J500 del Cairo) e sette in doppio, specialità in cui ha perso una finale allo US Open Under 18 nel 2023 dopo aver mancato due match point. Nel circuito ITF ha in bacheca cinque trofei in doppio, i più recenti vinti con Caniato, e festeggiato i primi due in singolare nel 2024. A luglio la prima gioia all’M15 di Kursumlijska Banja. A novembre si è ripetuto a Monastir, in Tunisia. “Dopo il primo turno non avevo buone sensazioni e parlando col mio allenatore pensavo avrei perso al secondo turno e invece poi sono arrivato fino in fondo”. La sua passione per il tennis è nata a Ravenna, al Circolo Tennis Dario Zavaglia, dove è rimasto fino ai 12 anni.