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Sorpresa Berrettini, il fratello Jacopo si allena con Sinner: "Non è umano. E su Matteo..."

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Sorpresa Berrettini, il fratello Jacopo si allena con Sinner: "Non è umano. E su Matteo..." jacopo berrettini Instagram
Al Foro Italico è diventato lo sparring abituale del numero uno del mondo: "Il primo allenamento è stato casuale, poi Jannik mi ha riconfermato"

ROMA «Dopo la partita con De Jong, Jannik ha ritrovato serenità. Ha cambiato marcia, in campo se la gode di più ed è in costante crescita». Pochi istanti prima del quarto tra Sinner e Ruud, Jacopo Berrettini aveva letto in maniera eccelsa i progressi del n.1 del mondo. Il romano classe 98, ora numero 336 (best ranking n.310), dopo aver giocato in doppio con il fratello Matteo è rimasto al Foro per allenarsi. In questi giorni è diventato sparring fisso di Sinner. 

Che emozioni ha vissuto giocando il doppio? 

«Io e Matteo ci emozioniamo ogni volta che mettiamo piede al Foro Italico. Giocare insieme è stato stupendo: quando hanno annunciato i nostri nomi ci siamo guardati e abbiamo riso. Sugli spalti c’erano familiari e amici».  

Il ritiro di Matteo come lo ha vissuto? Come sta? 

«La situazione è così così. Per fortuna non è brutta come si pensava, ma c’è qualcosa e lui non sta al massimo, soprattutto di umore. Poi Matteo dirà di più». 

In questi giorni la stiamo ammirando in campo con Sinner. Come vi siete messi in contatto? 

«Jannik cercava e il desk del torneo ha fatto il mio nome. Avevo già deciso di rimanere qui per allenarmi, poi il primo giorno ho giocato bene e per fortuna mi ha confermato per quelli successivi (ride, ndc)». 

In campo come lo ha trovato? 

«Jannik ha delle capacità che le persone normali non hanno. Il rientro a Roma è bello ma non è facile, anche perché lui è seguito dai fan. In campo ho percepito la sua crescita, ma se lo aspettava anche lui. Ha un team che lo aiuta tanto. Anche nei primi giorni stava bene, ma alla vigilia del match con De Jong era un po’ teso e bloccato, si vedeva non fosse totalmente a suo agio. Adesso ha ritrovato serenità e se la gode». 

Fuori dal campo cosa l’ha sorpresa?  

«È gentile con tutti. Questo è un dettaglio non banale quando si arriva a questi livelli».  

Questa esperienza quanto le tornerà utile? 

«Allenarsi al Foro dà sensazioni importanti, posso confrontarmi con giocatori di livello più alto del mio. Posso imparare e prendere tanto da loro. Ripartirò dal Futures di Cervia, poi giocherò Challenger e ITF in base al calendario. Abbiamo tanti tornei in Italia».  

Sportface  

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