Non poteva che essere la finale del torneo di Roma tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz l'argomento principale della nuova puntata del podcast "La telefonata", prodotto da Fandango per il Tennis italiano. Ad approfondire il tema sono stati Paolo Bertolucci e Adriano Panatta, che hanno commentato quanto accaduto sul Campo Centrale in occasione dell'atto conclusivo degli Internazionali BNL d'Italia. Le due leggende del tennis azzurro hanno concordato sulla superiorità di Alcaraz, che non giocava così bene da quasi un anno, ma allo stesso tempo non hanno fatto drammi per la sconfitta di Sinner, coscienti che non sia la fine del mondo considerando il lungo periodo di stop.
La telefonata tra Bertolucci e Panatta
"Ho visto che c’è un sacco di gente che frequenta lo sport italiano che stamattina è scesa dal carro perché ovviamente quando si vince sono felici, poi appena arriva una sconfitta dopo 38 partite di Sinner ecco che qualcuno comincia a scendere ma è meglio così: si sta più larghi. Il problema è che non capiscono: per Sinner arrivare in finale a Roma è già stato un mezzo miracolo visto lo stop che ha dovuto subire". Questo il pensiero di Paolo Bertolucci, che ha commentato la finale su Sky Sport insieme a Elena Pero.
L'ex numero 12 al mondo ha poi proseguito: "Ieri Alcaraz ha giocato una super partita, la migliore da Wimbledon dall’anno scorso e meritatamente ha vinto, è tutto normale, nessun dramma. Carlos quando la prende sul dritto ti devasta ma ieri anche sul rovescio ha fatto benissimo. Poi per lui battere Sinner a Roma gli ha dato un sacco di fiducia. Ma non ci sono drammi da fare. Il problema vero per gli altri è che per ora non ci sono intrusi rispetto al duopolio: deve succedere qualcosa di incredibile perché o Sinner o Alcaraz non vincano. La differenza tra loro due e gli altri è troppo ampia. Abbiamo già i nomi dei due finalisti al Roland Garros" ha concluso Bertolucci, evidenziando come l'assenza di avversari in grado di mettere in difficoltà Sinner e Alcaraz sia un problema non da poco per il tennis.
Panatta, anche lui impegnato in televisione - come ospite in studio sulla Rai - per la partita tra Alcaraz e Sinner, si è invece soffermato su un episodio in particolare: "Secondo me il primo set erano tutti e due tesi e non hanno giocato bene. Non ci sono stati momenti di tennis emozionale. Sono rimasto sbalordito da una volée di dritto in rete di Sinner nel secondo set che neanche un amatore avrebbe sbagliato. Poi ha fatto una veronica e ha preso in faccia uno in tribuna... Quella volée è indicativa perché non la può sbagliare, a prescindere dal momento del match, anche se nel secondo set era pesantemente sotto. Dopo il primo set vinto, Alcaraz si è sciolto e ha cominciato a giocare molto bene: nella terra battuta la palla la devi cercare, sul cemento viene da te. Quindi Sinner sul rosso fa più difficoltà".