Il tennis italiano sta indubbiamente vivendo la sua età dell’oro, per questo tutti oggi si chiedono dove sia possibile crescere ancora. La risposta è presto detta: nel movimento femminile. Perché è vero che le donne azzurre sono capitanate da una certa Jasmine Paolini, n.4 del mondo e fresca vincitrice a Roma, ma dietro di lei c’è poco altro. Appena due, infatti, le altre giocatrici in top 100 (Bronzetti n.54 e Cocciaretto n.89) a differenza invece degli uomini che sotto quest’aspetto godono di maggiore abbondanza. Escludendo ‘Jas’ mancano le Pennetta e Schiavone dei tempi d’oro, per questo il settore tecnico federale sarà affidato a Paolo Lorenzi, anche direttore del torneo di Roma.
Come cresce il tennis femminile e la speranza Grant
Intanto a trascinare il movimento femminile da un anno abbondante a questa parte ci pensa Paolini. Finale a Roland Garros e Wimbledon lo scorso anno, oltre al mille di Dubai vinto, poi l’oro olimpico con Sara Errani e ora la posizione n.4 WTA, oltre alla recente doppietta di Roma. Numeri che hanno portato con se sponsor e ascolti, come dimostra la finale vinta contro Coco Gauff (il suo match è stato visto da 3,3 milioni di telespettatori: 2 milioni e 754mila su Raiuno, con il 24,1% di share, e 562mila su Sky) e quella di doppio (diventata il secondo match più visto di sempre su SuperTennis dopo la finale vinta da Sinner agli Us Open lo scorso anno contro Fritz). Non può essere nemmeno un caso che a vedere la finale di Paolini ci fosse il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Insomma, è un movimento in espansione che ora ha bisogno di altre giocatrici e in questo c’è la speranza Tyra Grant, naturalizzata italiana dal torneo di Roma e con un futuro, a detta di tutti, scritto. Andrà lasciata crescere, ma le basi per avere una nuova stella ci sono tutte e il primo turno giocato agli Internazionali lo dimostra. I successi, attuali e futuri, dunque, sono una spinta per far crescere sempre di più un movimento che attrae e gli investimenti della federazione, già a partire dalle scuole, sono il primo segnale. Nel 2025, poi, si è passati da 3 a 10 tornei Wta 125 in tutta Italia, da Palermo e Olbia a Bari e Parma. Questo dimostra la popolarità di questo sport e il crescente numero di giocatrici che desiderano competere. Adesso va solo soddisfatta la grande domanda.