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Tsitsipas, la devastante conferenza dopo il ko con Gigante allarma tutti: "Come pugnalate..."

Il campione greco, a soli 26 anni, sembra precipitato in una crisi senza fine. E ci ricorda perché la salute mentale degli atleti non va mai sottovalutata

Nessuno se l'aspettava. Non lui e forse neppure quel piccolo grande Matteo Gigante che ha mandato a casa al Roland Garros un signore che si chiama Stefanos Tsitsipas. L'azzurro vola al terzo turno, il greco si lecca le ferite: che non è più il tennista capace di vincere Montecarlo o arrivare alle finali Slam era chiaro anche a lui, ma giocare un tennis così, quasi impacciato, no. Tsitsipas non se lo aspettava. Ed è per questo la sua conferenza stampa dal tempio francese, da alcuni media definita "devastante", ha allarmato un po' tutti. Come sta Tsitsipas? E la sua salute mentale? Tutte domande a cui rispondere nei prossimi mesi, ricordando sempre che gli atleti non sono macchine anche se belli, ricchi e fortunati.

Tsitsipas, le parole da brividi in conferenza

E allora eccole, le dichiarazioni da Parigi: "Le cose sono cambiate molto negli ultimi due anni e so di essere in una posizione completamente diversa. Devo usare la mia esperienza con un po' più di saggezza. A volte ho la sensazione che la mia esperienza mi pugnali, invece di usarla in modo più professionale e profondo. Una cosa che ho dovuto affrontare negli ultimi due anni e che prima non avevo dovuto affrontare così tanto sono gli infortuni. Psicologicamente mi hanno fatto molto male. Ci sono molte cose diverse che sono emerse dopo gli infortuni e che mi hanno fatto sentire a disagio, facendomi perdere un po' di speranza in termini di come il mio corpo può rispondere a certe situazioni e alle continue richieste del circuito. Sto cercando di ritrovare l'equilibrio per andare avanti partita dopo partita sentendomi il più fresco possibile e nella migliore forma possibile". E, ancora, come se non fosse una semplice conferenza ma uno sfogo vero e proprio. Tsitsipas per la prima volta dal 2018 sarà fuori dai primi 20 del mondo, testate importanti non gli hanno fatto sconti ma anche lui non è stato tenero con se stesso: "Mi è sembrato che la mia concentrazione fosse un po' calata (durante la partita) e non fossi pienamente presente nel momento. A volte mi è sembrato di giocare in modo immaturo durante la partita e ovviamente non ne sono molto contento. Descriverei questa immaturità, questa incapacità di gestire quelle situazioni come un po' più conservativa e non così impulsiva". Qualcuno, sui social, ha scritto: "Lascia il tennis prima che il tennis lasci te". Troppo, decisamente troppo. Ma adesso come non mai Tsitsipas ha bisogno di dare una svolta concreta alla sua carriera. Prima che sia troppo tardi.

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