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Panatta brutale su Sinner: "Lui ti vuole gonfiare e ha un'arma in mano". Poi spiega cosa voleva dire

L'ex stella del tennis azzurro: "Jannik non scende in campo per dominare, è impressionante vederlo dal vivo"

Adriano Panatta ha preso un volo ed è andato a Parigi. Una gita di piacere? Sì ma non solo. È stato uno degli ospiti d'onore al Roland Garros e nella due giorni parigina si è goduto lo spettacolo dei due azzurri più importanti al momento nel panorama tennistico italiano: Sinner e Musetti. L'ex campione di Davis ha rivelato le sue sensazioni nel vedere dal vivo i due assi azzurri durante l'appuntamento tradizionale con Paolo Bertolucci nel podcast "La telefonata". "Io ti devo confessare una cosa. Jannik l'ho visto già altre volte ma stavolta a pochi metri dal campo me ne sono resto conto in modo ancora più chiaro. Sinner mette veramente paura: lui non vuole solo vincere ma ti vuole proprio menà, ti vuole gonfià, ti vuole distruggere", ha detto Panatta usando il dialetto romano. "Lehecka poverino, mi ha fatto una tenerezza che non puoi capire, è tre categorie sotto Jannik. Lui è proprio su un altro pianeta perché questi avversari qui giocano con un braccio di ghisa. Non hanno sensibilità", ha proseguito Panatta. Poi è stata la volta di Bertolucci che ci ha messo su il carico da novanta: "Jannik lui batte tutti con una tazzina di tè in mano, è questa la verità. C’è solo Alcaraz che può ostacolarlo, per gli altri non c'è alcuna speranza. La prima settimana degli Slam è per i giocatori di seconda fascia, il torneo dei big conincia nella seconda e ultima".

L'impatto enorme della racchetta sul gioco (e le vittorie) di Sinner

Panatta analizza più nel dettaglio uno dei segreti del successo di Sinner: "Io ho capito che, al di là del fatto che è un fenomeno, lui ha anche un valore aggiunto che gli regala la racchetta con la quale gioca. Diciamocelo, è un’arma letale. La palla non esce in maniera normale ma con un effetto fionda con le corde tese. È impressionante come ormai questi tennisti abbiano un’arma vera in mano: l’effetto del colpo sulla palla è clamoroso rispetto ai nostri tempi".

Bertolucci e Panatta, il commento su Flavio Cobolli

I due ex fenomeni, oggi commentatori televisivi, hanno poi parlato di Flavio Cobolli, il 23enne romano in grande ascesa dall'alto della 23ª posizione in classifica Atp: "Flavio gioca bene ed è un bravo ragazzo. Però per arrivare in alto deve fare ancora un piccolo salto, è ancora lontano dai livelli di Zverev. Flavio secondo me potrebbe entrare in Top10 entro un paio d’anni ma deve migliorare un po’ di più l’aspetto tattico e anche il servizio visto che non cerca mai l’ace ma il kick. Però ha la gamba da giocatore di calcio, fisicamente è molto preparato e mentalmente è maturato. Vedrai quante soddisfazioni ci darà nei prossimi due anni...", ha sentenziato Panatta. 

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