ROMA - Dopo oltre tre ore di battaglia sul Philippe Chatrier, Alexander Zverev ha dovuto inchinarsi alla superiorità di Novak Djokovic nei quarti di finale del Roland Garros. Il tedesco, visibilmente provato sia fisicamente che mentalmente, ha raccontato senza giri di parole le difficoltà incontrate nel match, soprattutto nella seconda parte, quando le condizioni di gioco sono cambiate drasticamente: “A un certo punto ho avuto la sensazione di non sapere come vincere un punto da fondocampo contro di lui,” ha ammesso Zverev con franchezza in conferenza stampa. “Pensavo che avesse trovato delle soluzioni a molte delle mie azioni. Complimenti a lui. Oggi ha giocato meglio di me”.
Zverev e il match contro Djokovic: le sue parole
Zverev con franchezza ha parlato di tutte le difficoltà davanti ad un Djokovic versione Slam, capace di alzare il livello proprio quando la partita si è fatta più dura, più lenta, più pesante. “Ne ha vinti 24. Sì, mi aspettavo che giocasse così,” ha aggiunto Zverev rispondendo a chi gli chiedeva se fosse rimasto sorpreso dalla tenuta del serbo. “Non l'ho ancora visto giocare così quest'anno. Penso che il suo livello fosse davvero molto alto. Nel primo set, quando il sole non era ancora tramontato del tutto, c'era ancora un po' di calore in campo. Sentivo di poter ancora tirare qualche vincente e fare danni con il servizio. Poi, quando ha fatto davvero molto freddo, non sono riuscito a fare molto”. Per il tedesco, che ha mostrato grande maturità nell’analisi, resta l’amaro di un’altra grande occasione sfumata. Ma anche la consapevolezza che, contro certi avversari, il margine di errore è ridotto a zero.