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Panatta e la previsione spietata su Sinner: "Ma davvero c'era qualcuno che pensava...". Poi affossa Zverev al Roland Garros

Il commentatore ed ex campione del tennis azzurro: "Contro Bublik vittoria garantita, giocano due sport diversi"

"Ma dai, per favore. Ma c'è qualcuno che davvero pensava potesse andare diversamente?". Adriano Panatta è in gran forma. La tradizionale telefonata con l'amico e collega Paolo Bertolucci si trasforma presto nel solito show. Il commento al cammino irresistibile dei due azzurri Sinner e Musetti al Roland Garros lo esalta come pochi: "Per Jannik contro Bublik è stata una passeggiata e non poteva essere diverso. Quei due giocano due sport diversi. Bublik aveva battuto Draper, è vero. Ma l'inglese non è Sinner: se affronti Jannik non passi. Stop. Fine della discussione", ha sentenziato Panatta.

Il duro attacco di Panatta a Zverev

L'ex fenomeno del tennis italiano passa poi a distruggere Zverev: "La sconfitta contro Djokovic è grave per uno come lui. Il problema di un giocatore che, ricordiamolo, è numero tre al mondo è che lui ha solo un modo di giocare, non ha variazioni. Lui sa fare molto bene il rovescio e serve bene. Punto. Ecco perché perde in modo grave contro Djokovic. Perché uno come Djokovic, con l’esperienza e la furbizia che ha, sa perfettamente dove tirerà prima del colpo e questo gli consente di partire in anticipo e risparmiare energie. Il gioco di Zverev è prevedibile e tremendamente monotono e il tedesco è il giocatore top migliore per Nole da affrontare. Ieri sera è stata una prestazione imbarazzante per Sascha".

Panatta e la previsione su Sinner e Musetti

Infine la chiosa è su Musetti e Sinner che si giocheranno la semifinale di Parigi dopo aver centrato lo stesso obiettivo anche a Roma: "Ma io l’avevo detto che Lorenzo vale i primi 4 posti del ranking, soprattutto sulla terra. Gli unici due che possono battere Sinner sono Alcaraz e Musetti. Il sogno di tutti è che arrivino due italiani in finale visto che non è mai successo ma non sarà facile. Io ci sono arrivato ma non avevo un altro italiano in grado di farlo con me...", ha concluso Panatta.

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