Quando Jannik Sinner si è trovato avanti due set a zero contro Novak Djokovic nella semifinale del Roland Garros, inevitabilmente il pensiero è andato al torneo di Wimbledon di tre anni prima, quando l'azzurro aveva accumulato lo stesso vantaggio. In quell'occasione, però, il serbo riuscì a rimontare e vincere al quinto set, infileggendo a Sinner quella che attualmente rimane una delle due sconfitte da una situazione di due set di vantaggio (l'altra contro Karen Khachanov allo US Open 2020). Proprio a quella sfida sui prati londinesi ha fatto riferimento Darren Cahill, supercoach di Jannik, che ai microfoni di 'TNT Sports' ha rivelato un retroscena alla vigilia della finale dello Slam parigino contro Carlos Alcaraz.
L'aneddoto di Cahill
"Dopo la sconfitta in cinque set a Wimbledon nel 2022, uno dei tennisti a cui ho chiesto un consiglio è stato proprio Djokovic. In tanti non mi avevano detto altro che banali frasi di circostanza, mentre Novak non l'ha fatto. Lui mi ha spiegato che il gioco di Sinner aveva bisogno di più varietà, dicendomi che Jannik doveva fare dei miglioramenti al servizio ed essere più imprevedibile in campo. Le sue parole sono state molto preziose. Ovviamente eravamo già al corrente degli aspetti del gioco in cui Jannik dovesse fare progressi, tuttavia ascoltare il pensiero di una leggendo come Nole ci ha fornito una prospettiva differente. Nel complesso mi sento di dire che Djokovic è stato molto utile tre anni fa, assicurandosi che stessimo apportando le giuste modifiche al gioco di Jannik".