Novak Djokovic a cuore aperto. Il tennista serbo si racconta e parla della rivalità con Roger Federer e Rafa Nadal, spiegando il motivo per il quale "non sono mai stato amato come loro". Secondo l'ex numero uno del mondo, che poche settimane fa si è aggiudicato il torneo di Ginevra, titolo numero cento in carriera, "ero il terzo incomodo arrivato dicendo di voler diventare il numero uno".
Djokovic e il rapporto con il pubblico: "Il terzo incomodo"
Djokovic si è confidato ad una rivista tedesca, ed ha raccontato il successo con Zverev nei quarti di finale dell'ultima edizione del Roland Garros: "Sono queste le partite per cui ancora gioco a tennis". Tornando alla rivalità con Federer e Nadal, Djokovic dichiara: "Non sono mai stato amato come loro perché non avrei dovuto essere lì - ha dichiarato il campione serbo, sconfitto in semifinale al Roland Garros da Jannik Sinner - Ero il più piccolo, il terzo che è arrivato dicendo di voler diventare il numero uno. E a molte persone non è piaciuto". "Il fatto che qualcuno sia il mio più grande rivale non significa che gli auguri del male, lo odi o faccia qualcosa in campo per sconfiggerlo - ha aggiunto - Abbiamo lottato per la vittoria e ha vinto il giocatore migliore. come un bambino indesiderato, mi chiedevo perché e faceva male. Poi ho pensato che i tifosi mi avrebbero accettato se mi fossi comportato diversamente, ma non fu così".
Djokovic, i difetti e il rapporto con Federer e Nadal
"So di essere un uomo con molti difetti, ma ho sempre cercato di vivere con il cuore - ha concluso il serbo - e con le buone intenzioni cercando di restare me stesso. Ho sempre rispettato Federer e Nadal, non ho mai detto una sola brutta parola su di loro e non lo farò mai. Ma - ha poi concluso - sono sempre andato più d'accordo con Rafa che con Roger".