Può diventare virale un look da 160 euro? Anzi, 159 per la precisione? Sì, se ad indossarlo è Carlos Alcaraz subito dopo la vittoria del Roland Garros. È il marketing, direbbe qualcuno, anche se in realtà non si può parlare qui di mossa commerciale vera e propria. Ma cosa è successo? E perché sui social spagnoli (anche se tutto nasce la Colombia), da giorni, non si parla d'altro, almeno tra le pagine che si occupano di moda? Andiamo con ordine e partiamo dall'inizio di questa storia. I tennisti, come un po' tutti gli sportivi, sono costretti quasi sempre ad indossare look griffati dagli sponsor. E quando non lo fanno, da contratto, devono essere attenti a non indossare marchi rivali. Ad esempio: se un atleta veste Nike, non è che a casa sua si può far immortalare con una maglia Adidas. O viceversa. Può però, se i contratti lo permettono, indossare abiti senza marchi. Ed è quello che ha fatto Alcaraz quando, dopo la vitttoria contro Sinner a Parigi, ha fatto prima di volare a Ibiza.
Alcaraz e il look a basso costo: i dettagli
E allora le foto sono diventate virali perché sui social, Instagram e Tik Tok in particolare, si è risaliti ai marchi degli abiti di Carlitos. E quindi: camicia di lino a manica corta da 59 euro, pantalone stesso modello e colore da 49, canottiera di H&M da 7.99 euro, scarpe sempre di H&M da 42.99. Come un qualsiasi ragazzo di vent'anni, insomma. Non da ragazzo qualsiasi l'orologio: un Rolex, pare, da 160mila euro. Ma in questo caso c'è poco da fare, visto che Alcaraz è testimonial del brand e, come tanti colleghi (Sinner compreso), indossa solo orologi griffati. Basti notare come tutti indossino gli orologi appena terminano le partite per poi, quando ci sono giacche di mezzo, alzarsi subito la manica e lasciare il polso in bella vista. Anche qui, direbbe qualcuno, è marketing.