Corriere dello Sport

LIVE

Sinner, la frase sui tre match point con Alcaraz: “Ci ho fatto pace…”

foto
Sinner, la frase sui tre match point con Alcaraz: “Ci ho fatto pace…” Getty Images

Il campione azzurro, impegnato al torneo di Halle, ritorna sulla finale del Roland Garros

ROMA – Jannik Sinner torna a parlare della finale del Roland Garros persa contro Carlos Alcaraz, e in particolare di quei tre match point sfumati che hanno lasciato l’amaro in bocca a tutto il tennis italiano. Il tempo però inizia a fare il suo lavoro, e Jannik – intervistato dal Der Spiegel durante il torneo di Halle – appare più sereno, pronto a trasformare quella delusione in esperienza. “Ho cercato di tenere il telefono lontano, abbastanza da non poterlo raggiungere subito. Ma poi ho guardato gli highlights. Ho rivisto i match point. È chiaro, certe cose non si dimenticano facilmente. Però non lo vedo come qualcosa di negativo. Ricordare certe situazioni può essere utile: la prossima volta, saprò cosa fare in modo diverso”.

Sinner e i match point contro Alcaraz

Sinner analizza con lucidità i momenti chiave: “Sul 15-40 ho risposto troppo lungo, e la cosa mi ha infastidito. Ma poi Carlos ha giocato in modo incredibile: aggressivo, vicino alla linea, sempre con grande potenza. Quando ho mandato la palla in rete, era una conseguenza di tutto questo. Non credo di aver sbagliato così tanto. Sono episodi che non posso cambiare, e con cui ho fatto pace”. Ammette che inizialmente la sconfitta è stata difficile da digerire: “All’inizio vedevo solo il lato negativo. Poi, pian piano, sono arrivati anche i pensieri positivi. Abbiamo giocato cinque ore e mezza di tennis di altissimo livello. Qualcuno doveva perdere. Ma è stato bello che proprio la finale sia stata la partita più spettacolare. Non succede spesso. L’atmosfera era incredibile, e sapere di aver contribuito a creare tutto questo mi rende orgoglioso”.

Sinner sfida ancora Alcaraz: “La testa fa la differenza”

Il duello con Alcaraz, intanto, è già una rivalità storica: “Negli ultimi sei Slam, ce li siamo divisi io e Carlos. È già un segnale. Certo, contano forma fisica e talento, ma alla fine è la testa a fare la differenza. Il tennis è uno sport mentale. Sono i dettagli nella tua testa che decidono tutto. Per ora stiamo andando bene entrambi, ma non bisogna dare nulla per scontato. Una nuova generazione sta già arrivando”.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi