"Maturità? Diciamo che forse ero più teso prima di fare questo esame rispetto alla partita di Miami. Sono contesti diversi, mi trovo meglio quando sono in campo". Sono le parole di Federico Cinà, tennista azzurro classe 2007, tra i talenti più promettenti del vivaio italiano. Nella scorsa stagione si era fatto notare superando il primo turno al Master 1000 a Miami, oggi invece ha superato il tanto atteso esame di maturità. Con un ottimo risultato anche in questo caso: "Sono felicissimo di aver finito e di averlo fatto con un 75 che per me è un bel voto", racconta sorridente a margine della Mediolanum Padel Cup in corso al Country Time Club di Palermo, la seconda casa di Federico.
Cinà: "Mi alleno tranquillo, i risultati arriveranno"
Archiviati gli esami, tornerà a concentrarsi sul campo con l'obiettivo di qualificarsi per le NextGen Finals e conquistare un posto nel tabellone di uno Slam: “Per entrare a New York ho gli ultimi quattro tornei per fare punti, poi si chiudono le liste. Giocherò questi Challenger di fila e vedremo a che punto sarò. In caso, proverò anche in Australia”. Federico vive la sua crescita con serenità: "Si sente tanto parlare di Sinner, Musetti, e va bene così. Pressione? No, anzi, la loro notorietà mi consente di stare fuori dai riflettori e da un certo punto di vista è un vantaggio. Io faccio quello che devo fare, mi alleno tranquillo e i risultati arriveranno. Il mio punto forte è il rovescio. Dritto e servizio sono i colpi su cui devo lavorare di più. Padel? Sì ogni tanto gioco, spesso con Francesco Palma, mio grande amico e direttore del circolo. Lo batto quasi sempre, però sta migliorando".