Jimmy Connors ha commentato nel suo podcast "Advantage Connors" gli ultimi avvenimenti di Wimbledon, concentrandosi in particolare sulle ultime due sfide che hanno coinvolto Jannik Sinner. L'ex numero uno al mondo ha infatti detto la sua sul proseguo della carriera di Novak Djokovic, procedendo poi con una rapida analisi della finale di Wimbledon.
Djokovic e la necessità di scalare il ranking
A proposito di Nole, Connors ha esordito così: "Non lo do per spacciato. Il problema è che se non riesce a essere tra i primi quattro della classifica, intanto rischia di affrontare Sinner o Alcaraz subito nei quarti e se non succede giocherà comunque tre partite difficili di fila che probabilmente lo metterebbero contro Sinner e Alcaraz uno dopo l'altro. È dura per lui - ha spiegato l'americano -, lo sarebbe per chiunque ma sicuramente ancora di più se hai 38 anni". Riguardo la sfida persa con Sinner ha poi precisato: "Quando hai coraggio viene fuori. Ho avuto la sensazione che abbia dato tutto quello che aveva per vincere Wimbledon e che quel risultato in semifinale non gli sia piaciuto. Perdere tre set di fila in quel modo... Non è abituato a cose del genere, non è lui, non è il suo gioco. Quindi credetemi, Djokovic potrebbe trovare un asso nella manica all'Us Open e lì potrebbe sorprendere molte persone".
Sinner e l'arma segreta per battere Alcaraz
Nel corso della puntata, Connors si è soffermato anche sul recente campione di Wimbledon e numero uno in carica da oltre un anno: "È interessante per valutare quello che è successo in finale, perché tutti hanno dato così tanta importanza al servizio. Sinner ha un servizio eccezionale, arriva a 225 km/h. È il più grande di sempre. Ma cosa ti fa vincere le partite? Le risposte, quelle in cui ha dominato Jannik domenica. Ha risposto con autorità e determinazione".