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Errani prepara l'addio, da Roma a Parigi: la passerella di Sara che non molla il doppio

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Errani prepara l'addio, da Roma a Parigi: la passerella di Sara che non molla il doppio LAPRESSE
Annuncia l'addio alle gare in singolo e forse potrebbe non giocare più nemmeno in doppio il prossimo anno

Sara Errani è al suo rettilineo finale. Sicuramente per il singolo e forse anche nel doppio. Ieri, intanto, ha salutato Roma, uscendo al primo turno degli Internazionali d’Italia contro l’ex numero uno del mondo Naomi Osaka e il Centrale, alla fine del match, gli ha riservato una lunga standing ovation. “Questo è il mio ultimo anno in singolo e probabilmente Parigi sarà il mio ultimo torneo in singolare, poi non so se giocherò il prossimo anno, dipende da come andrà in doppio”, le parole dopo aver perso contro la giapponese. C’è amarezza, ma nessun rimpianto per una carriera che l’ha vista diventare numero 5 del mondo, fare finale nel 2012 al Roland Garros e vincere nove titoli in singolare. “Ora devo accettare, anche se non è facile, che il fisico non faccia più quello che la testa vuole”, l’ammissione di Errani che però da Roma non è ancora andata via perché c’è il doppio con la Paolini da giocare e un titolo da difendere visto che lo scorso anno trionfarono proprio insieme nella Capitale.

Errani, i successi in doppio

“Il doppio mi diverte proprio”, erano state le parole di Errani prima di Natale. Per questo lascia una porta aperta sul continuare il prossimo anno. Dipenderà tutto da come andranno i prossimi tornei in coppia con la Paolini, saranno il termometro di una carriera stupenda e che ha raggiunto il suo apice lo scorso 4 agosto a Parigi, quando insieme a Jasmine ha vinto l’oro olimpico. Perché se prima la tennista italiana si era già portata a casa il Career Grand Slam, con il successo ai Giochi è diventato ‘Golden’, portando in Italia, inoltre, il primo oro olimpico del Paese nel tennis. Ma è stato tutto il 2024 a essere da record con cinque titoli in doppio. Il WTA 500 di Linz, poi il 1000 a Roma, gli Us Open nel doppio misto con Vavassori, l’oro di Parigi e infine il China Open. Insomma, difficile chiedere di più, anche se saranno le sensazioni dei prossimi mesi a dire a Sara se proseguire in doppio oppure no. Nel frattempo la sua passerella è iniziata ed è piena di applausi.

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