Oltre il fatto di giocare contro il numero 14 del mondo, oltre il fatto di giocare in casa e quindi con un po' di pressione in più, oltre la presenza nel team di quel Giacomo Naldi invischiato nel caso Sinner-clostebol che qualche imbarazzo lo ha creato. Francesco Passaro, più splendente che mai si è messo alle spalle tutto, e si è regalato un pomeriggio da sogno al Foro Italico, volando al terzo turno dopo aver battuto Dimitrov 7-5, 6-3. Non era il favorito, ha sofferto nel primo set e dominato nel secondo, spinto anche da Nicoletta Romanazzi, la sua mental coach (la stessa di Jacobs, Perin e tanti altri sportivi, oltre a Fedez) capace, evidentemente, di toccare le corde giuste.
Passaro, dalla sciarpa dell'Inter al successo contro Dimitrov
Stavolta la sciarpa dell'Inter non c'è (è pronto ad indossarla il prossimo 31 maggio per la finale contro il Psg) ma c'è tutto il resto. Ed è davvero tanto: ci sono i colpi, la sicurezza in se stesso e un'ottima forma fisica. Non scontata, per uno che ha spesso dovuto fare i conti con infortuni e problemi vari. Passaro è un po' la bestia nera di Dimitrov che però in Australia si era dovuto ritirare. Oggi no, oggi al Foro Italico Francesco si è preso la scena in tutto e per tutto. È numero 101 al mondo, è stato fuori tre mesi per un fastidio muscolare, la giornata di oggi è stata una completa boccata d'aria fresca.
Passaro batte Dimitrov, cosa ha detto dopo la vittoria
E quindi eccole, le parole di gioia dell'azzurro: "È stata una partita incredibile. Credo che battere Dimitrov, un giocatore importante come lui, mi dia una dose di fiducia incredibile. Già ne avevo tanta dopo il set vinto in Australia: oggi l’ho battuto in due, sono consapevole dei miei mezzi e questo me lo porterò avanti per il torneo e per la stagione. Ho cercato di essere aggressivo: ho studiato con il mio team la strategia ed è andata esattamente come l’avevamo preparata. Per me è incredibile vivere giornate così: questo tipo di vittorie, contro un giocatore che ha fatto la storia, mi danno un’energia pazzesca". Adesso Passaro vuole solo continuare a sognare. E l'Italia con lui perché, aspettando Sinner domani, gli azzurri non vogliono mollare niente.