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Ritiro Berrettini, Ruud campione di sportività: prima il messaggio sulla telecamera, poi la frase per Matteo

Matteo non ce l'ha fatta a proseguire e dopo un'ora di gioco ha alzato bandiera bianca: è uscito in lacrime dal Centrale tra gli applausi del pubblico

Un urlo di sofferenza e poi il ritiro. Matteo Berrettini ha alzato bandiera bianca con Ruud dopo un’ora esatta di gioco sul risultato di 7-5 2-0 per il norvegese. Il Centrale gli ha dedicato un bell’applauso e lui si è messo una mano sul cuore per ringraziare ed è uscito in lacrime. Al suo team prima di abbandonare il campo ha detto: "Non me lo merito". Roma è casa sua, ci teneva tantissimo a giocare questo torneo, e dopo tanti sacrifici ci era riuscito. "Sono vicino a Matteo, è un giocatore incredibile, non ho mai sofferto di questi problemi. Continua a lavorare duro. Sono dispiaciuto davvero tanto per lui, Roma è casa sua e a un Master 1000 non giocava qui dal 2021. Spero sia un problema da poco e che possa recuperare in fretta, è un giocatore importante", è il messaggio che gli ha dedicato Casper Ruud a fine gara. Il norvegese ha anche scritto sulla telecamera: "Sorry Matteo, feel better!". 

Berrettini, dal paradiso all'inferno nella sua Roma

Un vero peccato, perché dopo quattro anni di assenza per problemi vari, Berrettini era riuscito a tornare a Roma ed era al settimo cielo per questoo. Le sensazioni, dopo la vittoria al debutto con il britannico Fearnley, erano positive. Il problema agli addominali che lo aveva costretto a ritirarsi a Madrid e gli aveva fatto rivivere certi fantasmi sembrava alle spalle. E invece, sul più bello, è arrivata la doccia fredda. Berrettini ieri sera aveva giocato anche il doppio con il fratello Jacopo, sconfitti nel derby azzurro da Sonego e Musetti. Si stava divertendo, era carico, ma è arrivato un altro stop per problemi fisici. Il tabellone gli aveva messo davanti un potenziale quarto di finale con Sinner: era quello che sognavano di vedere in tanti.

Berrettini distrutto in sala stampa, parla con un filo di voce

Berrettini si presenta in sala stampa distrutto, quasi non riesce a parlare: “Probabilmente quando mi sono svegliato ieri - le sue parole - ho capito che le cose erano un po’ complesse, poi l’amore che ho per questo torneo, questa città, per questo sport, per l’amore che ho con mio fratello, mi ha spinto a provarci fino alla fine. Oggi fino a dieci minuti prima del match pensavo di non farcela, poi ho detto 'vabbè ci provo', e sono rimasto sorpreso da come il mio corpo ha reagito fino a un certo puntoci sono riuscito, poi ho sentito un'altra fitta verso la fine del primo set e da lì non sono più riuscito a stare nella partita, e a stare concentrato. Purtroppo mi sono ritirato un'altra volta, non volevo ritirarmi, però poi dopo so quello che succede: devo stare tre mesi senza giocare, a ogni starnuto salto. Spero di essermi fermato in tempo, mi fa abbastanza male, ma non penso di essermi strappato ancora. Anche i dottori sono stanchi di vedermi. È vicino a un punto in cui mi sono fatto male in precedenza, non so cosa sia sbagliato nei miei obliqui, le sensazioni purtroppo le conosco bene. Onestamente una settimana fa non pensavo di giocare il torneo. Alla fine aver giocato una partita e averla vinta è stato qualcosa di importante, è ovvio che non volevo finire così e spero di non aver fatto danni troppo gravi perché non mi va di restare a casa e non giocare”.

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