Ruud è incredulo: quando si presenta davanti ai giornalisti dopo la pesante sconfitta 6-0 6-1 contro Sinner, quasi non sa cosa dire per commentare un match surreale anche per lui. Davanti aveva un mostro: "Sì, è la cosa più vicina alla perfezione che abbia mai visto - dice -. Devo ammetterlo. Voglio dire, nei primi quattro game ho commesso forse un paio di errori non forzati sul dritto, dove ho tentato il colpo, ma ho sbagliato. Tutto il resto che è uscito dalla sua racchetta e per tutta la partita mi è sembrato a mille all'ora. Ogni singolo colpo di dritto, di rovescio. Anche quei miei colpi, che a volte mi sembravano piuttosto pesanti, tornavano indietro in modo fulmineo. È semplicemente, immensamente impressionante. È tutto quello che posso dire. Era come giocare contro un muro che ti spara continuamente palle che vanno a cento all'ora".
Ruud: "Sinner sottovalutato sulla terra rossa? Non da me..."
E pensare che questa è la superficie preferita dal norvegese, fresco vincitore del Masters 1000 di Madrid, e non certo quella di Sinner. "Forse Sinner dalla gente è sottovalutato sulla terra rossa. Non lo so. Io non lo sottovaluto affatto su nessuna superficie. L'anno scorso è stato in semifinale a Parigi, quest'anno in semifinale qui, e credo sia il suo miglior risultato qui. Ha sicuramente di più. Può puntare ancora di più qui. L'anno scorso in semifinale a Monte Carlo. So che può giocare davvero bene. In semifinale a Parigi, ha portato Carlos al quinto set. Non è un segreto che giochi bene qui. Finora nella sua carriera non ha avuto molto successo su questa superficie, ma non c'è motivo per cui non possa averne quando gioca in questo modo".
Ruud: "Sinner qualcosa di livello superiore"
Ruud sente di aver poco da recriminare, Sinner è stato semplicemente troppo forte: "Onestamente non mi sento poi così male. Penso che sia stato più divertente che altro, anche se ho perso. Guardi il ragazzo e pensi: 'Questa è una roba di livello superiore', sì - scusate il linguaggio (ride, ndr) - ma non so cos'altro dire. È stato quasi divertente assistere a quella scena, allo stesso tempo certo, avrei voluto che fosse un incontro più serrato. Avrei voluto offrire al pubblico e ai tifosi un incontro più lungo e combattuto. Ma penso che io fossi lì pronto a giocare, solo che lui era ancora più pronto. Ogni aspetto dei miei buoni colpi è stato compensato da un colpo ancora migliore. Non potevo replicare con un colpo migliore. Questa è stata la storia della partita".