Musetti si è piegato ancora contro Alcaraz. Oggi a Roma nemmeno Carlos ha espresso il suo miglior tennis, ma come a Montecarlo alla fine ha avuto la meglio su Lorenzo. Per il tennista italiano è lui il più forte sulla terra rossa, il favorito anche su Jannik Sinner: “Io credo che Carlos sia un altro fenomeno che viene criticato tanto, anche abbastanza inutilmente. C’è poco da criticare, basta vedere i suoi numeri. Alcaraz, anche se oggi non ha espresso il miglior tennis come me, è un avversario che ha pochi punti deboli. Forse non ha un servizio devastante, però è sempre molto aggressivo, ha dei momenti dove fa un game ingiocabile, poi abbassa un po’ l’intensità. Però si parla di dettagli, io ho grande stima di Carlos, al momento sulla terra rossa lo vedo favorito su tutti. Anche su Sinner? E’ una domanda scontata, c’è anche Jannik sul circuito. Per me soprattutto al Roland Garros, sui cinque set il favorito è lo spagnolo”.
Musetti: "Sul dropshot? Ho fatto una caz...a"
Oggi è stata una partita storta. "Sono entrato in campo con una grande mentalità ma dopo i primi punti ho avuto difficoltà, forse il vento, l’ombra, è stato complicato per me giocare. Mi sono focalizzato troppo sulle cose negative oggi, e per questo mi dispiace. Sul dropshot al tie-break cosa ho pensato? Ho fatto una caz...a. Non so quanti match ho giocato da Montecarlo, per me arrivare da molte partite con tanta fiducia, era una cosa che non avevo provato prima, oggi è stata una giornata storta, successa. Non so che dire, meglio qui che a Parigi. È una lezione per i prossimi tornei. Ho sentito grandi progressi nel mio modo di giocare in prospettiva Parigi, e non parlo di oggi. Mi sono allenato con grande intensità in questo periodo e ho grandi ambizioni per Parigi, voglio fare bene. Non voglio focalizzarmi troppo sulla brutta prestazione di oggi, ma voglio prenderla come una lezione per il futuro”.
Musetti e la replica a Zverev: "Può dire quello che vuole"
“Non so perché ho fatto 28 errori gratuiti, è stato molto difficile per me trovare proprio il campo. Credo che anche Carlos non abbia giocato alla grande, sicuramente la tensione e l’emozione per una semifinale a Roma mi ha bloccato un po’ i piedi e quello mi ha fatto sbagliare un po’ di più. Alcaraz è stato più calmo e più tranquillo dal punto di vista emotivo. Nel secondo set tutti e due abbiamo avuto alti e bassi. Ma anche sul 3-2 ero sempre focalizzato sugli aspetti negativi del match e non sono mai riuscito a pormi in maniera positiva. Anche al tie-break tante scelte sbagliate. Zverev ha detto che aspettavo soltanto? ognuno pensa quello che vuole. Se lui ha visto il match così va bene, poi abbiamo giocato anche su altre superfici e l’esito è stato lo stesso. Se ha visto che aspetto soltanto l’avversario può farlo anche lui".