Sinner contro Alcaraz, 228 giorni dopo l’ultima volta. Se non si conta l’esibizione al Six Kings Slam di 17 giorni dopo vinta da Jannik, il 2 ottobre 2024 è stato l'ultimo incrocio ufficiale tra i due e anche l’ultima sconfitta del tennista italiano, in finale a Pechino. Da quel momento Sinner ha collezionato 26 vittorie consecutive. Gli ultimi tre precedenti sono tutti a favore dello spagnolo, compreso quello sulla terra rossa al Roland Garros: il bilancio è ancora a favore di Carlos, 6-4.
Il percorso di Sinner fino alla finale a Roma
Sinner aveva aspettative basse in questo Masters 1000 dopo i tre mesi di stop per il caso Clostebol e invece è arrivato in finale per la prima volta in carriera a Roma. Qui al Foro Italico non aveva mai superato i quarti. Nelle prime due partite è sembrato un po’ arruginito, ma poi man mano si è sciolto: tutto normale, aveva solo bisogno di ritrovare le sensazioni di una partita vera. Con Ruud ha rasentato la perfezione, una prestazione mai vista. Con Paul invece ha fatto spaventare i suoi tifosi. Un primo set perso male, ma poi è tornato a giocare il suo tennis.
Sinner-Alcaraz, la sfida dei sogni
Numero uno contro numero due al mondo (Alcaraz da lunedì scavalcherà ufficialmente Zverev). I due giocatori che si sono spartiti gli ultimi cinque Slam (3-2 per Sinner), si troveranno uno di fronte all’altro domenica alle 17. Per Musetti, sconfitto in semifinale dallo spagnolo, Alcaraz è ancora superiore sulla terra rossa. Sinner è il primo italiano in finale a Roma dopo 47 anni: Panatta ci era riuscito nel 1978, sconfitto da Bjorn Borg. Sinner proverà a riscrivere la storia, e a far ricredere il compagno di nazionale Musetti.
Sinner: "Chi è più forte? Si saprà domenica"
"Chi è più forte tra me e Alcaraz? Si saprà domenica, non lo so io..." dice Sinner con la solità spontaneità e un sorriso genuino in conferenza stampa. "Secondo me oggi la partita era difficile, quella tra Alcaraz e Musetti. C'era tanto vento e questo cambia tantissimo, è difficile giudicare una partita così. Non so nemmeno in che percentuale sono io. Con Casper Ruud sono riuscito fino alla fine a tenere un livello alto, oggi un set e mezzo. Vediamo, però mi fa molto bene giocare contro Alcaraz prima di due Slam importanti per vedere come sto".
Sinner: "Io e Alcaraz due giocatori completamente diversi"
"Io credo che siamo due giocatori totalmente diversi - aggiunge Sinner - quando giochiamo contro il livello è molto alto perché tutti e due ci spingiamo a fare cose che normalmente non facciamo. Ma questa partita da parte mia è un po’ diversa, perché voglio vedere solo a che punto sono. Però sì le nostre partite sono sempre speciali. Mi ricordo i miei momenti di difficoltà, lui ha avuto i suoi. Però le ultime sfide ha sempre vinto lui, quindi vediamo. Devo riuscire a mettere tutti i pezzi insieme, altrimenti con un giocatore come Carlos fai una brutta fine".