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Il padel unisce tutti e supera le barriere

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Il padel unisce tutti e supera le barriere
Il circuito Fitp wheelchair si impegna per l'inclusione: sempre più tornei vogliono permettere a persone con disabilità di essere protagoniste sul campo e divertirsi. Un fenomeno in continua espansione

Il padel sta diventando uno sport sempre più inclusivo, e la sinergia con il mondo della disabilità motoria sta acquisendo un valore fondamentale. Negli ultimi anni, numerosi circuiti sono nati per permettere alle persone con disabilità di essere protagoniste su un campo da padel, unendo passione per lo sport e impegno sociale. Il nostro viaggio parte dai confini italiani, attraversando diverse tappe internazionali per raccontare il fenomeno dell'inclusione nel padel.

Un importante passo in avanti è stato compiuto con il circuito FITP wheelchair di padel, nato quest’anno con 6 tappe, più il master finale di novembre a Perugia oltre all'evento svolto a maggio a Roma e i campionati italiani del prossimo settembre. La prima tappa si è svolta a Milano, seguita dalla fase finale al Racquet Trend. «Siamo partiti, e questa è la cosa più importante» ha dichiarato Roberto Agnini, tecnico nazionale. «Cercheremo di andare nelle città dove sono presenti anche le unità spinali, per cercare di creare inclusione il più possibile».

Il movimento è in continua espansione, con tornei che attirano circa 12-14 coppie, e l’auspicio è avere una maggiore partecipazione nelle prossime edizioni. «L’obiettivo è formare nuovi maestri, normodotati e non solo, affinché il movimento continui a crescere. Vogliamo prepararci anche per le Paralimpiadi. Ci tengo a ringraziare Michelangelo Dell'Edera e Gianluca Vignali per aver contribuito a far partire questo progetto a livello italiano» ha continuato Agnini.

Al di là dei confini italiani, il movimento sta crescendo anche a livello internazionale. Dopo il successo dei primi appuntamenti con il fiore all’occhiello rappresentato dalla tappa a Miami, l'Inclusive Padel Tour ha dato il via al suo circuito partendo da Roma lo scorso febbraio. Il tour toccherà tre continenti e dieci tappe, di cui una a Lugano il prossimo weekend e l'appuntamento finale a Dubai.

«Ad oggi, l'Inclusive Padel Tour conta 81 giocatori provenienti da Paesi come Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Cile, Emirati Arabi Uniti, Egitto e Argentina» le parole di Alessandro Ossola, ideatore dell’IPT. «Siamo entusiasti di vedere come il numero di partecipanti stia crescendo. Speriamo che questa visibilità aiuti a far conoscere a più persone che anche chi ha una disabilità può giocare a padel, e farlo anche molto bene».

In Italia, l’inclusione nel padel si concretizza anche grazie al padel Mixto, una formula ideata da Luca Alessandrini, Massimo Malizia e Roberto Punzo. Questo format, che vede sfidarsi coppie formate da un atleta normodotato e uno con disabilità motoria, è protagonista da tre anni al Racquet Trend e nel 2025 è confermata la partecipazione alla finale nazionale di padel MSP Italia, in programma dal 4 al 6 luglio al Padwel Club Trani, che rappresenta un’occasione unica per celebrare l’inclusione e la solidarietà attraverso lo sport.

«L’inclusione non è solo un valore etico, ma anche una risorsa fondamentale per la crescita dello sport» conclude Luca Alessandrini, presidente di ASD SportinsiemeRoma. «Il padel Mixto dimostra che lo sport può essere un veicolo straordinario di integrazione, il nostro obiettivo è dare a tutti l’opportunità di giocare, indipendentemente dalle difficoltà fisiche, e contribuire così a un cambiamento culturale che superi barriere e pregiudizi».

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