In un 2025 che stenta a trovare un proprio padrone a livello di circuito maschile, il Miami Open conferma la tendenza e regala sorprese una dopo l’altra. Solo due delle prime 13 teste di serie sono riuscite a raggiungere i quarti di finale e ci si continua a chiedere se, in assenza di Jannik Sinner (che si è concesso fuoriprogramma sui kart sul circuito di Busca), esista un giocatore in grado di raggiungere con un minimo di continuità le fasi finali dei grandi tornei. La risposta, in questo momento, è certamente negativa.
Cadono gli avversari
Dopo la clamorosa eliminazione all’esordio di Carlos Alcaraz, campione in Florida nel 2022, anche Alexander Zverev ha terminato il suo cammino nel torneo, estromesso agli ottavi di finale da Arthur Fils. Complessivamente, otto dei primi 13 giocatori del seeding sono stati sconfitti tra il secondo e il terzo turno, confermando la crisi di molti degli attuali top 10, tra cui Daniil Medvedev e Andrey Rublev. Ma è forse ancora più indicativo il fatto che i quattro semifinalisti di Indian Wells siano stati eliminati tutti nel loro match d’esordio a Miami. Infine, solo Arthur Fils e Francisco Cerundolo hanno raggiunto i quarti in entrambi gli eventi del Sunshine Double, in un disordine generale del circuito ATP in cui ogni partita sembra essere aperta a qualsiasi esito conclusivo.
Mensik, la sorpresa
Tra i tanti colpi di scena, la principale sorpresa è stata l’esplosione di Jakub Mensik, che prima di Miami non era mai andato oltre gli ottavi di finale a livello Masters 1000 e ora ha la possibilità (da numero 54 del mondo) di giocarsi le sue carte dopo aver superato Fils nei quarti. Una delle poche conferme, tra le tante delusioni, è stata invece quella di Grigor Dimitrov, che lo scorso anno in Florida era stato finalista (poi dominato da Sinner) e ha raggiunto la seconda semifinale consecutiva dopo aver eliminato Cerundolo al tie-break decisivo.
NUMERI. Con appena 310 punti su un totale di 3.250 a disposizione dopo l’Australian Open, Zverev sta dimostrando di aver accusato il colpo della sconfitta di Melbourne ed è sempre più lontano dall’essere un vero rivale per la rincorsa al trono di primatista mondiale. E gli altri non stanno facendo meglio di lui: degli attuali top 10, escluso Sinner (ancora imbattuto nel 2025), tutti hanno già perso almeno 3 partite da inizio stagione. In un contesto molto difficile da prevedere fino a qualche settimana fa, Jannik continua a realizzare record pur senza scendere in campo. I sorprendenti risultati di questi giorni, gli permetteranno infatti di restare al numero 1 della Race alla fine del torneo. Dal 2000, quando è stata introdotta per la prima volta questa classifica (che tiene conto solo dei risultati ottenuti nell’anno solare in corso), non era mai successo che un giocatore riuscisse a chiudere il torneo di Miami da leader avendo giocato un solo torneo da inizio stagione. Inoltre, dopo la sconfitta di Zverev, l’altoatesino è certo di mantenere la vetta nel Ranking ATP almeno fino al 4 maggio, raggiungendo un minimo di 47 settimane al numero 1 del mondo.