Si allena senza sosta Jannik Sinner. Al Country Club di Montecarlo il numero uno al mondo è la superstar: pubblicità da registrare, riunioni da fare, incontri da fissare. E poi tanto tanto tennis. In teoria le sedute di Sinner sarebbero blindate, ma basta fare un giro sui social per vedere come qualcuno, qua e là, riesca a strappare video e foto. È bello vedere Sinner così: in forma, carico, sorridente. Ha ripreso gli allenamenti ufficiali da una settimana, tra due sarà a Roma per gli Internazionali e l'attesa è alle stelle. La sua, quella dei tifosi e forse pure un po' quella degli avversari. Che annusano la preda ma, finora, non sono riusciti a scalzarla dal trono. E magari questo a qualcuno non è andato giù. Ecco perché le parole dell'amico e compagno di Davis Andrea Vavassori fanno riflettere.
Vavassori e le parole da brividi per Sinner: che stoccata ai rivali
"Considerando anche quello che mi è successo nei giorni scorsi (il colpo ricevuto da Shelton, ndr), il tennis è uno sport fortemente individualista e ognuno pensa a se stesso. È brutto da dire ma se uno come Jannik sta fuori dal circuito agli altri sta bene, è così - ha detto chiaro e tondo Vavassori a Fanpage -. Molti hanno detto delle cose pensando a questo. Non voglio fare polemica, a me faceva solo piacere stare dalla sua parte e fare sentire il mio sostegno. Penso che lui si sia dimostrato in molte occasioni una persona super positiva. E anche verso di noi ha fatto dei gesti che mi hanno fatto molto piacere. Volevo restituirgli qualcosa e garantirgli il mio sostegno. C’è grande rispetto tra di noi, ma con Jannik non sono cresciuto insieme e dal punto di vista personale non posso dire di essere un amico stretto. L’ho conosciuto bene in Davis, ma ho più rapporto di amicizia con le persone con cui sono cresciuto. Ho grande rispetto per lui e penso che quella sia una delle cose più importanti. Mi ha impressionato in Davis come atleta e come persona, e quindi è un bell’esempio per le generazioni che crescono in Italia. È quello che tutti vogliamo lasciare, un bell’esempio per chi ci guarda. Sento grande sostegno e questa è la cosa più bella". Le parole di Vavassori non sono banali, soprattutto perché arrivano da un giocatore esperto che non ha avuto mai paura di esporsi pubblicamente per un compagno che, appunto, non è suo amico stretto. Un attestato di fiducia che Sinner incassa con piacere e, magari, gli darà ancora più fiducia per il rientro in campo. Montecarlo è lontana, ma stavolta, rispetto a Roma, non è mai stata così vicina.