Roma è pronta per riabbracciare il Re Sole del tennis italiano. Mancano ormai poche ore - poco più di 24 per l'esattezza - e poi il Centrale vedrà di nuovo spuntare il numero uno al mondo Jannik Sinner, di nuovo in campo per una partita ufficiale dopo lo stop forzato della Wada. Non vorremmo essere nei panni dell'argentino Navone che troverà sugli spalti un tifo incandescente per l'azzurro. Ma come sta Jannik? A che punto è il suo processo di (ri)adattamento dopo tre mesi di silenzio? A provare a rispondere a queste domande ci ha pensato l'ex azzurro Renzo Furlan che a Sky Sport, ha detto la sua sull'argomento più dibattuto per i viali degli Internazionali: "Io ho notato una cosa che si percepisce anche a livello visivo: Sinner ha in questi tre mesi ha fatto un lavoro fisico enorme, è più strutturato. Basta guardarlo in questi giorni di allenamento per rendersene conto. Che Jannik troveremo a Roma non lo so, lui gioca il miglior tennis sulle superfici rapide ma anche sulla terra rossa può fare bene. A Roma farà certamente bella figura con l’obiettivo poi di andare a Parigi per vincere il Roland Garros. Jannik a livello fisico sarà preparatissimo mentre a livello ambientale ci metterà qualche partita a tornare al top, a riprendere confidenza. Ma non c'è dubbio che ci riuscirà molto presto".
L'analisi di Furlan su Musetti e Berrettini
Non solo Sinner, Furlan ha parlato poi degli altri azzurri impegnati a Roma: "Musetti sta facendo un buon lavoro di ordine: sta sistemando il suo gioco che è molto vario e prima era piuttosto disorganizzato. Lui ha un’ottima visione di gioco e una tecnica che sta affinando, il fatto di aver messo in equilibrio perfetto i suoi colpi e la sua strategia durante la partita è cruciale e farà la differenza. Berrettini e i fastidi fisici? Io sinceramente in allenamento l'ho visto al 100% e sono fiducioso che farà benissimo a Roma. Lui è determinato e questo torneo lo sente molto. È carico a pallettoni e manda il braccio a duemila. Questa cornice lo caricherà ancora di più, soprattutto domani contro l'inglese Fearnley che ha eliminato Fognini. Ecco forse l'unico problema potrebbe essere quello di non trovare un equilibrio tra aspettativa e prestazione. Lui sta tornando quello che avevamo rivisto anni fa, però. A Roma farà bene". Ultima battuta su Alcaraz, alle prese con problemi di natura più mentale che fisici: "La vittoria contro Lajovic all'esordio non era così scontata. È un avversario che concede poco. Carlos è in forma ed è tornato il campione che tutti conoscevamo".